(dal vento, dalla grandine, dal terremoto, ecc.); colpito gravemente
21: il muggito delle foreste nordiche devastate dal vento. 4. per estens.
, sconsolato; sconvolto, affranto (dal dolore, dai dispiaceri, dalle avversità
col disprezzo di tutto e di tutti dal disperato abbandono in cui, a lasciarsi
palazzeschi, 1-666: era tanto devastato dal dolore che, senza accorgersene, aveva perduto
devastatrice, ed ella non si alzò più dal letto. pirandello, 7-97: era
: quell'orribile devastazione e sconvolgimento operato dal diluvio tanto sul globo terrestre che sull'
da de-con valore privativo, da vetro e dal suff. -ficazione, dal tema del
vetro e dal suff. -ficazione, dal tema del lat. facère * fare '
. facère * fare '; cfr. fr. dévitrification (al principio del sec
. 2. figur. allontanamento dal vero, dal giusto, dalla norma
2. figur. allontanamento dal vero, dal giusto, dalla norma; smarrimento dello
ben ricopiata che dagli italiani, e dal petrarca principalmente in quelle due celesti canzoni
/ sboccò ne'campi, e deviò dal mare. galileo, 4-1-176: questa
che quando abbondano, scorrono tosto gonfi dal loro letto e cominciano a deviare.
. verri, i-61: deviando egli dal cammino che si era proposto verso il proprio
perché la corrente non li facesse deviare dal cerchio delle reti... -per
. figur. allontanarsi, dipartirsi (dal giusto, dalla norma, dalle leggi
: né per tutte queste cose siamo disposti dal nostro proposito deviarci, ma in quello
uno nobile, il qual se desvia dal camino dei suoi antecessori, macula il nome
per queste cagioni essendosi diviato il papa dal fabbricare e nelle guerre intricato, giuliano
slontanano... più vanno deviando dal significato di esso. a. verri,
-non s'aspetti d'indurmi a deviare dal mio dovere. c. e. gadda
conc., ii-658: ma non deviamo dal nostro tema. carducci, iii-20-286:
, sì perché troppo ci avrebbe deviati dal cammino, sì ancora perché impraticabile in
: il mal vicino / deviò l'acqua dal mio fondo: a lui / vo'
tanta sicu rezza l'essenziale dal superfluo, come avrei fatto a distinguere
5. figur. allontanare, rimuovere (dal bene, dal giusto, dalla norma
allontanare, rimuovere (dal bene, dal giusto, dalla norma, ecc.)
cose e compagnie che vi possono diviare dal bene fare. b. davanzati, i-383
dalle molte e soverchie possessioni è deviato dal servizio divino e troppo legato alle cose
non potendo quietar la mente né deviarla dal meditare sopra questo caso. redi,
guisa di traverso vento devia quasi sempre dal segno la poetica saetta. beccaria, i-412
indiretti che deviino a poco a poco dal tumulto e dal disordine, verso l'ordine
a poco a poco dal tumulto e dal disordine, verso l'ordine pacifico e
quelle passioni che sovente pur troppo deviarono dal retto sentiero i miei giudizi. svevo,
lo che divise e deviate si portino dal lor vero filo per ben mille maniere.
, riesce a deviare il getto uscente dal boccaglio, prevenendo la manovra della spina
da deviare 'deviare'; cfr. fr. déviateur (a metà del sec.
berna e questa deviazione mi verrà compensata dal piacere di abbracciarvi e di passare un
monteguidi. 2. figur. allontanamento dal giusto, dal vero dalla norma;
2. figur. allontanamento dal giusto, dal vero dalla norma; errore, aberrazione
pubbliche preci e digiuni onde intercedere dal cielo la deviazione di così terribil flagello.
anco ponendosi il moto della terra quale dal copernico fu assegnato, si potrebbe esplicare
= voce dotta, comp. dal tema di deviare e dal gr.
, comp. dal tema di deviare e dal gr. p. érpov 'misura
(un dente). = fr. dévitaliser. devitalizzato (part