, supporto '; anche dèstinàtum (dal part. pass, dèstinàtus * fissato,
* risoluzione, progetto '; cfr. fr. destiner (sec. xii)
lettera'. or non sappiamo qual differenza sia dal dire: * io non so
= deriv. da destinare-, cfr. fr. destinataire (nel 1829).
(ant. distinato). voluto dal destino; preordinato dal destino (o
). voluto dal destino; preordinato dal destino (o anche dalla provvidenza) a
in grazia. michelangelo, i-421: dal destinato parto / sì mi ti dette
/ a te solo dagli uomini e dal cielo / destinata si serba. campanella
che fantasia fortunata per un galantuomo destinato dal destino ad essere compilatore, e massima-
altra è grandissima) io mi sarei gettato dal suo partito, perché più giusto.
dai più teneri anni / a te dal padre destinata; a un tempo / sposa
, ma per tutti un impiego, dal quale ognuno renderà conto, cominciò da
della vecchia vita sconvolta dalla fuga e dal saccheggio. landolfi, 2-93: facevano
disperato. — matrimoni e vescovadi dal cielo sono destinati: la scelta del
verga, 3-104: matrimonii e vescovadi dal cielo sono destinati. destinato2 (
bambola] e, allora, fuori dal collo, cascarono giù frantumi di porcellana,
cose simili a queste: le quali non dal nostro volere elettivo, ma dalla natura
, ma dalla natura dipendono e conseguentemente dal grande iddio. matraini, ix-513: deh
; e tale uso è tolto di peso dal francese. nievo, 2-36: spero
= deverb. da destinare; cfr. fr. destin (sec. xii).
torto che si è fatto coll'allontanarsi dal pericolo, rimarrà al suo posto. d'
del seduttore sentimentale, partito all'improvviso dal paese. il bimbo, per fortuna
d'impiego burocratico e risale all'uso del fr. destituer (docum. nel sec
. dèstitutio -ónis per il tramite del fr. destitution (nel 1611).
.: anche di animali, svegliati dal sonno o dal letargo. leopardi,
di animali, svegliati dal sonno o dal letargo. leopardi, 202: tutti
3. figur. sollecitato, scosso dal torpore; incitato; spinto in una
e della morte stessa, desto prima dal vino, poi mirabilmente eccitato dallo stridore
eccitato dallo stridore delle argute trombe, e dal suono dei tamburi, tra gli strepiti
si lasci talvolta occupar dall'affetto e trasportar dal vizio. leopardi, 22-125: invidia
gli congela i mocchi che gli escon dal naso, come i ghiacciuoli pendenti dai
. corsini, 9-83: già disciolto dal collo ei se l'aveva, / e
da destra: al lato destro, dal lato destro di chi guarda.
quel da l'oro astener, questi dal ferro, / sospinto a forza dal
dal ferro, / sospinto a forza dal destino avverso. marino, 10-238: s'
ad un tratto, lasciò che la vittoria dal valore e dalle destre sole dipendesse.
piè ben consigliato ei torse / lunge dal calle morbido ed aperto; / e
lato che sta a destra di chi dal palcoscenico guarda verso il pubblico.
sta a sorreggere una casa di legno dal tetto di falasco. pirandello, i-608:
) ', e la denominazione deriva dal fatto che nei parlamenti europei i rappresentanti
religioso, appoggiato dalla sinistra piemontese e dal rattazzi. carducci, ii-10-264: il
seco affretta e tragge, / e dal proprio cammin quasi distoma. idem, n-ii-296
trovato le chiavi di tutte le porte dal capo del letto della nutrice, aperse
s'imbocca e si percorre e si sbocca dal ponte, per un verso e per
a noia, venga come l'altre cose dal fato e riscontro di nascite: o
san- dolo popparino di quelli che esigono dal vogatore tanta forza e destrezza. d'
era anche stata la causa della separazione dal padre, che, vecchio precocemente e infermiccio
[era], come mi avvidi fin dal primo giorno, di una leggerezza e