un simile sonetto? tutti versi, dal primo a l'ultimo, finiscono con desinenzia
(33-11): lo cor, quando dal corpo si partìo, / disse ad
di terra, per tanti seni di mare dal mio desio dilungato, in continuo dolore
primiero ed ultimo desio, / chi dal mio sen, chi ti potrà ritor?
da l'abete al faggio / ed or dal faggio al mirto, / s'avesse
bùgnole sale, iv-240: già ubriachi dal desio del sangue, pre
inf., 5-82: quali colombe, dal disio chiamate, / con l'ali
la ragion sommettono al talento, sono dal poeta assomigliati ad animali: i lussuriosi
il sapere all'universo, / come dal primo amore / e dal primo valore /
/ come dal primo amore / e dal primo valore / vien ogni possa e
uccello chiuso in gabbia, quando è preso dal desìo del cielo sterminato, si spezza
di favella. = deriv. dal lat. * dèsedium, probabilmente rifacimento
eri tutta occupata a farti fare la corte dal gussalli. 2. ant.
della franceschetta. beccuti, 133: dal forte scudo mio resta guardato: / e
. de sanctis, ii-15-17: uscito dal campo de'fantasmi e del suo pensiero,
per invidia propia. = deriv. dal provenz. desirar (sec. xii)
(sec. xii); cfr. fr. desirer e ital. sett.
la giovin rosa: / e veder poi dal suo disire ardente / sorger prole robusta
. / se fia reso infelice / dal cielo il mio desire, avrò ben cuore
xii) da denrar \ cfr. fr. elisir (sec. xii) da
la forma ital. desiro può essere ricavata dal plur. desiri, se non piuttosto
« omei, / ch'io son gabbata dal tuo argomento ». = deriv
, iii-269: e tu allora non desistere dal pregare. machiavelli, 15: circa
basciator di francia l'esortò a desistere dal raccoglier armi, acciò questo non turbasse
ritorno / desista, oh anna, dal bramare altro volto. loria, 5-131
, e là dove sono maschi, se dal suolo sien recisi, non per tanto
non per tanto quelle desistono ogni anno dal fruttificare. l. bellini,
, 12-5: non però voglio desistere dal bel ordine incominciato. tasso, i-139
governo li facesse ravvedere, e desistere dal vizioso modo di vivere. manzoni,
esempio del clero se fosse stato imitato dal terzo, avrebbe, senza dubbio, determinato
. = voce dotta, deriv. dal lat. disitus, part. pass,
'muschio '; voce già registrata dal tramater, che rinvia a ondatra (
scient. desmaninae (nel 1925), dal nome del genere desmana (nel 1777
. desmarestiaceae (genere desmarestia), dal nome dello zoologo francese a. g.
dotta, lat. scient. desmectasia, dal gr. 8eapó <; 'legame
dotta, lat. scient. desmidium, dal gr. 8ea [il8iov 'fascetto
= voce dotta, deriv. dal gr. séajxtj * fascio, mazzo '
= voce dotta, comp. dal gr. 8ea|xó <; 'legame '
. 8ea|xó <; 'legame 'e dal sufi, -itide; voce registrata dal
dal sufi, -itide; voce registrata dal tramater. dèsmo, sm.
= voce dotta, deriv. dal gr. 8eajxó <; * legame '
. = voce dotta, comp. dal gr. 8ecrp. óc * legame '
dotta, lat. scient. desmocàridinae, dal gr. seopióc 'legame * e xdcpi$
. = voce dotta, comp. dal gr. 8eop. óc 'legame '
lat. scient. desmodaetyli, comp. dal gr. 8eop. óg * legame
. = voce dotta, deriv. dal lat. scient. desmodium (de-
(de- svaux, 1813), dal gr. 8eop, ó <; '