a mio giudizio, è poco diverso dal seguente: i ladri devono produrre in
dervisci minacciava d'investirla. = dal pere, dàrwèé 1 povero, mendico '
passato al turco denti!; cfr. fr. dervitz (nel 1546),
/ sì ben concordato. = dal lat. dèscènsus -ùs * discesa '.
abitate nella polvere. = dal lat. tardo déexcitdre 'destare ';
rècavi e pomi e grappoli che salvi / dal morso abbiam dell'aspro verno. foscolo
giorno la vaccaccia. = dal lat. discus * disco * (docum
* (docum. dopo plauto), dal gr. stoxo?.
dissi che c'era poco bisogno di muoversi dal caffè, a sentire un'auretta nativa
d'alcuni hocchi bianchi che pendono loro dal collo, e di cappelletti neri.
il sentimento poco gradevole che mi veniva dal soggiorno in mezzo a nemici. gentile
prescelto. = voce dotta, dal lat. dèscriptio -ónis, deriv. da
. = voce dotta, deriv. dal lat. dèdecère, da decere 'convenire
lor temor desdutti. = deriv. dal lat. dedùctus, part. pass,
al suo dilettevole diletto. = dal lat. tardo deexcitàre. deseguire,
rimedio infrancesata. = adattamento del fr. dessert (nel 1539), dapprima
ha carattere di deserto; che proviene dal deserto. -per estens.: sconfinato
, sghembe, puntute, come piovute dal cielo, disseminate in ogni dove da una
voce dotta, comp. da deserto e dal lat. -cola, da colere 1
tanto popolate nel tempo che furono discoperte dal colombo, e ora restano deserte e
quei tristi. leopardi, 34-274: e dal deserto foro / diritto infra le file
rupi, incolti sassi e aperte / dal terremoto e profondate grotte, / d'orror
: ma egli aveva la bocca sì diserta dal fuoco, ch'e'non poteva profferire
ratto mi tolgo, e lungamente / dal solingo verone io ti contemplo. e.
cui ogni cosa di oriani pareva assorbita dal vuoto, si rallegra sinceramente.
la voce / che mi si fa sentir dal gran deserto. landolfi, 8-129:
vivissime presenti, attingendo moto e norma dal deserto degli anni che sparvero. serra
gozzi, i-335: con meno inquietezze dal canto suo, un po'più d'attenzione
composti di un verbo deserere deriv. dal latino, ma non altrimenti attestato in
: la disperazione mi chiamava, chiamava, dal fondo = cfr. deserto1.
violento, appariva il mento estenuato, dal profilo stanco, dalle gote un po'cave
solitaria bicocca, quasi inaccessibile, così separata dal mondo. 2. sm.
considerante dalla necessità dello abbisognante, ovvero dal piacere del desiderante. leone ebreo, io
2-61: il [modo] desiderativo dimostra dal nome assai chiaramente, che esso contiene
poi tono la nave pur dianzi mossa dal porto ne i liti desiderati da i
fusser mossi dall'estrinseco altrimente che come dal fine e bene desiderato, sarrebono mossi
quattro giorni, si mostrò a roma desideratissimo dal popolo. dovila, 131: la
dalla fortuna, ma quel che viene dal proprio lavoro e dall'ingegno, ed a
, frotte di cavalieri, mangiati vivi dal desiderio di ballare con lei, non
, 3-2 (66): iasone avuta dal re la desiderosa licenzia, se strinse
e critica designava soltanto l'erudizione, dal punto di vista dell'onestà piuttosto che
... che le designazioni fossero fatte dal preside e dai professori e che coloro
., è stato pigliato in disgrazia dal pontefice e scacciato di roma. galileo
con gli agnoli. = adattamento del fr. ant. disner (sec. xii
, mod. diner, deriv. dal lat. volg. * disjèjùndre, ridotto
: cioè 'rompere il digiuno, uscire dal digiuno ', pertanto col senso di
la vita di santo ignazio scritta dal bartoli. -dopo desinare: nell'
= deriv. da desinare come adattamento del fr. ant. disnée (da disner
un frequentativo pure in ito, distinto dal continuativo. = voce dotta,