: né cosa alcuna è sì lungi dal cadérgli in pensiero, come vedersi,
di deridere 1 deridere '; cfr. fr. dérision (sec. xiii
quali professano diverso culto il deriso, dal quale poi ne possono facilmente nascere e
il materiale alla deriva. = dal fr. dérive (nel 1690),
materiale alla deriva. = dal fr. dérive (nel 1690), alterazione
opere d'arte in quanto tali, ma dal contenuto delle opere d'arte. pea
scuro nel viso, per ragioni derivanti dal suo trafficare negli affari. piovene, 5-113
contempla il lago d'acque stagnanti derivante dal mincio. derivanza, sf. ant
(20): questo luogo stretto dal quale questo mare mediterraneo in prima si diriva
basa d'un monte, e che dal gambo suo principale derivino diversi rami,
vi-n-283 (27-5): da lui [dal gioco] diriva ciascuna malizia; /
scienzia esser superata dallo affetto il quale dal corpo e non dall'animo deriva. gelli
spartito si richiede un motivo fondamentale, dal quale tutto organicamente si svolga e derivi
per fortuna tutti i bachi delle carni dal seme delle sole mosche derivassero e non
preti] la combattevano [l'usanza] dal pulpito. landolfi, 3-117: il
derrata vende, / non a chi dal vendente è derivato. p. del rosso
sarebbe il domator de'mostri, / dal cui gran fonte il sangue mio deriva
pisano derivarono. leopardi, 427: dal parlare di s. benedetto da filadelfia
annaffia, derivando solchi d'acqua pieni dal vicin fiume. sarpi, vi-2-106: nell'
cavarono una fossa;... poi dal fiume, un qualche dieci piedi lontano
confessa nel prologo, è derivato in parte dal- t * eunuco 'di terenzio e
è insufficiente quanto quella che si vuol derivare dal riconoscimento degli istinti. 13.
uno terrazzano ch'avea nome bonizzo e dal detto il suo nome fu derivato.
usano molte voci nuove e per adietro dal popolo non udite, o ne dicono
più vago, le quali tuttavia sono dal popolo intese, o perché essi le
ignote, un movimento lento... dal quale si sentiva invincibilmente trascinato. barilli
prestabilita (un aeromobile). = dal fr. dèriver essere trascinato dalla corrente '
(un aeromobile). = dal fr. dèriver essere trascinato dalla corrente '
sec. xii) * derivare '(dal lat derivare), quasi a significare
sostant. di derivato', cfr. fr. dérivée, ingl. derivate, ted
la loro famiglia. savinio, 1-114: dal nome di quel tale castello, chiamato
l'acqua da un ruscello cfr. fr. derivali /. derivato (
pescaia di san marco; perocché derivata dal luogo inferiore non avrebbe sufficiente discesa nel
da questo peccato della viziata natura, dal principio della natura orriginalmente tradotto e derivato
significazioni d'oggetti derivati per diverse strade dal primo. leopardi, i-18: si
eccessive: però veramente e assolutamente derivate dal gusto orientale, a cui tuttavia non
francia e gli uomini franceschi, derivato dal sopraddetto nome di franchi. l. salviati
quelle che comunemente non s'hanno per derivate dal latino. carducci, ii-7-176: 'afferrare'
diedero principio alla derivazione del loro naviglio dal fiume ticino. bacchelli, 6-228: dove
2-23: la derivazione del naviglio grande dal ticino, il naviglio di pavia: poi
e lungo bagno potendo aiutare la revulsione dal cuore, e la derivazione, e
al bene, d'ispirare l'aborrimento dal male, di correggere e migliorare i costumi
= deriv. da derivare2-, cfr. fr. dérivalion 'deviazione'(nel 1671
= comp. da deriva e dal gr. piérpov 4 misura '; cfr
4 misura '; cfr. fr. dérivomètre. dèrma, sm
derma -atis (pseudo sorano), dal gr. séppia -axoc * pelle ';
séppia -axoc * pelle '; cfr. fr. dèrme (docum. nel 1611
e &xyoc 'dolore'; cfr. fr. dermalgie (sec. xix).
dotta, lat. scient. dermanyssidae, dal nome del genere dermanyssus (cfr.
lat. scient. dermanyssus, comp. dal gr. séppux 4 pelle 'e