* fregare '); cfr. fr. dentifrice (sec. xv),
dallo smalto e in corrispondenza della radice dal cemento (ed è detta anche avorio o
lat. scient. dentina', cfr. fr. dentine (al principio del sec
vecchi ornitologi per indicare alcuni uccelli passeriformi dal becco robusto e dotato di un dentello
voce dotta, intemaz.: cfr. fr. dentiste (nel 1735) »
e ha luogo in due periodi: dal quinto mese al terzo anno di vita
anno di vita la prima dentizione; dal settimo al dodicesimo anno la seconda)
. = voce dotta intemaz., dal lat. dentitiò -ónis, da
dentire 'mettere i denti'; cfr. fr. dentition (sec. xvii),
, 4-118: don diego si alzò dal letto come si trovava, in cami-
le fermò gli occhi uno spettacolo, dal quale non seppe per buona pezza ritrarli,
serpenti: che lo rimordevano e divoravano dal di dentro dalla mattina alla sera; e
rio pagatore, / sescalco chi dentro dal disco mi serra. pier della vigna,
intelligenza, 3: allor sentio venir dal fin amore / un raggio che passò
amore / un raggio che passò dentro dal core, / come la luce ch'appare
al matino. petrarca, 56-7: dentro dal mio ovil qual fera rugge? storia
che ad amar ce invita, / dentro dal petto el cor mi raserena. ariosto
un distacco, una separazione che parte dal- l'iiiterno). dante,
govoni, 2-10: ci ritiriamo dentro / dal vertiginoso parapetto, / nel vedere là
idem, par., 14-3: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio
: dal centro al cerchio, e sì dal cerchio al centro / movesi l'acqua
/ i cavrioli scen dono dal monte, / gorgoglia il lago, che
gran coppa d'argento / raccolto fu dal conte,... /..
, stridente di rabbia che, percossa dal fiato, non trova la via d'uscita
quanto possono servir alli spagnuoli di menar gente dal mare in piemonte per la diretta senza
si sentano straziare il cuore dalla malinconia e dal dolore, di fuori nondimeno il nascondono
facilmente. barilli, 2-73: dal balcone del settimo piano ci sei dentro
subito furono ambedue a piacenza, dove dal gonfalonieri, che teneva la porta vicino
ducati per serbarli. = deriv. dal lat. tardo deintro, cioè de più
d'uovo, carte bisunte, barattoli dal margine dentuto e suole schiodate che emergevano
cfr. ital. merid. dentutu, fr. denta (sec. xiii)
(sotto l'influsso di cornùtus) dal lat. dentàtus * fornito di denti
franco, con voce tapina, / e dal fianco la spada denudava, / palido
, 9-72: ma la parola ultima detta dal sacerdote alla vergine le penetrò per tutte
camerieri devastano e denudano i tavolini. fr occhia, 234: rise di un riso
più s'accorge che la magistratura discende dal suo nobile seggio, al punto di
per non mostrarmi che la sua vittoria. fr occhia, 850: bisogna vedere la
* nudo '; cfr. fr. dénuer (sec. xii);
figur. separato, disgiunto (l'anima dal corpo, lo spirito dalla materia)
, 158: l'anima che è denudata dal corpo è gionta a me, fine
cristo e del suo abbandono, descritto dal salmo xxi che viene recitato appunto durante
fin da quel tempo, è significato dal troppo noto e mal compreso episodio della
,... non si discosterà mai dal verisimile. monti, i-155: si
. serdonati, 9-203: parte mossi dal timore della guardia, parte spaventati dalle
roberti, xiii-214: il fiero dinunziaménto fatto dal nostro profeta al re ocozia fu l'
signif. del n. 9 cfr. fr. dénoncer (sec. xv).
, 2-1104: l'invisibile presenza, denunziata dal monotono insistere della sega, esasperava i