nome del genere dendronotus, comp. dal gr. sévspov * albero 'e
: rispose la regina agli uffizi passati dal nunzio con parole ambigue e artificiose,
, la pertinacia al dinegare, sicurano dal di fuori. botta, 4-522: non
savoia i principi del sangue avevano escluso dal governo de'figliuoli pupilli le madri vedove
iii-280: le cause non siano avocate dal fòro secolare all'ecclesiastico sotto pretesto di
ballate furono, se vogliasi, cantate dal popolo o meglio dalla più grassa cittadinanza:
. di negare); cfr. fr. dénégation (sec. xiv).
dengue * smorfia, maniera affettata ', dal swahili dinga * improvviso attacco di crampi
improvviso attacco di crampi '; cfr. fr. dengue (nel 1866).
dengue (nel 1866). termine registrato dal panzini (iv-188). denicotinizzare
men dannoso l'uso. = fr. dénicotiniser (fine del sec. xix
piena, desolata. = cfr. fr. dénicotinisé (fine del sec. xix
col senso di 'denigrare'; cfr. fr. dénigrer (sec. xiv).
priva di quella cosa che più cara dal cielo tenevi. galileo, 1-1-266:
, le leggi posate e le menti illuminate dal tempo lascino udire la verità ed equamente
dalle « subdole arti del pretume ammaestrato dal gesuitismo nelle male armi della calunnia denigratoria
da denigrare * annerire '; cfr. fr. dénigration (secolo xvi).
(secolo xvi). voce registrata dal tramater. denitrante (part.
= deriv. da denitrare; cfr. fr. dénitration. denitrificante (part.
valore privativo e nidificare; cfr. fr. dénitrifier. denitrificazióne, sf.
= deriv. da denitrifìcare; cfr. fr. dénilrification. denominale, agg
un verbo). = deriv. dal lat. nòmen -inis 'nome ',
molti grandi e valenti signori, e dal suo nome denominò l'italia. nardi
particolare, sarà di definirla e distinguerla dal di lei 4 oggetto tecnico '. leopardi
enigmatica, la quale male si denomina dal burchiello, che non fece se non
spero- nisti, circuncisi e catuna è dal suo prelato denominata. malispini, 1-97
volgar., 787: maria maddalena dinominata dal castello magdalo, nacque di gentile legnaggio
numeratore s'avrà sottraendo il dato log. dal log. di esso denominatore. grandi
generale che ogni cosa sortisce la denominazione sua dal suo fine. berni, 213:
la denominazione di questo nome sia dedutta dal valore e dalla nobiltà della cosa.
4 della tragedia dedotta ancora dal coro, tanto questo è personale.
sali, e decretate ne'campi che dal fiume sala tengono il medesimo nome,
metafora; quando una dizione si tramuta dal suo proprio significato allo im- propio,
e notare 'contrassegnare'; cfr. fr. dénoter (nel 1350), ingl
. magalotti, 23-148: questo niente dal quale si dice uscita la creatura non
'segnare, distinguere'; cfr. fr. dénotation (sec. xv),
folto, serrato; fitto. fr. colonna, 2-5: da camurato culmo
. pascoli, 1467: crede alta dal gorgo del mare, / verso la
a densarsi uno strato di ceneri e dal quale si levava fumo alto nella notte
, empie il pallone, / che dal freddo densata, al fin risiede, /
, folto (un bosco). fr. colonna, 286: ma peregrinando solitario
. = voce dotta, comp. dal lat. dénsus * denso 'e dal
dal lat. dénsus * denso 'e dal gr. (xérpov * misura '
(xérpov * misura '; cfr. fr. densimètre (a metà del sec
e folto (di alberi). fr. colonna, 2-9: quivi era el
significati. dossi, 532: gonfiato dal vento dei loro polmoni, ogni argomento
tardi nelle altre lingue: cfr. fr. densité (sec. xvi),
= voce dotta, comp. dal lat. dénsitàs -àtis 'densità *
. dénsitàs -àtis 'densità * e dal gr. piérpov * misura '.
= voce dotta, comp. dal lat. dénsitàs -àtis 'densità '