dissipator de'demoniaci inganni, / estrasse dal sinistro braccialetto / ove l'avea tenuto ascoso
). ant. indemoniato, posseduto dal demonio, ossesso. fra giordano [
lat. tardo daemoniàcus (itala), dal gr. satpuovtxó?, deriv.
rida o che pianga, che venga dal « rancho », dal presbiterio o
, che venga dal « rancho », dal presbiterio o di dove vuole, è
, lat. tardo daemonìcus: deriv. dal gr. saificovixóg, da sacpcuv
il noce, il demonio saltava giù dal ramo e l'acchiappava per il bavero
d'anni. levi, 1-65: dal burrone una voce bestiale lo chiamava per nome
fiamme dell'inferno, e noi scendendo dal monte lontano un miglio appena, ne
degli dei, o pur l'anime separate dal corpo che divengono demoni, come da'
'lemures 'generalmente le anime separate dal corpo. g. galiani, 2-109:
ch'altra regione, allotta, / dal culto falso de'demon corrotta. carducci
, e, quando mi lasciavo invadere dal demonio della satira, non distinguevo più
satira, non distinguevo più il bene dal male. de roberto, 356:
per due baiocchi dalla moglie che invasata dal demonio del giuoco, li sottraeva dagli
temerai dalla paura notturna,... dal mercadante andante nelle tenebre, dal corrente
. dal mercadante andante nelle tenebre, dal corrente e demonio meridiano. -per
daemonium (apuleio), deriv. dal gr. saifzóviov, neutro sostant. dell'
. = voce dotta, comp. dal gr. 8od (juov -ovo? '
juov -ovo? 'demonio 'e dal tema di xpaxéco 1 comando, governo '
. = voce dotta, comp. dal gr. salii cùv -ovo? *
. = voce dotta, comp. dal gr. sodpuov -ovoc * demonio '
. sodpuov -ovoc * demonio 'e dal tema di ypàcp co 'scrivo '.
= voce dotta, comp. dal gr. 8a£p. cov -ovo? *
= voce dotta, comp. dal gr. $ori{z = voce dotta, comp. dal gr. 8aifzo>v -ovo <; * de . persona convinta di esser posseduta dal demonio, o che crede in modo sf. convinzione di essere posseduto dal demonio (e può essere effetto la quale l'uomo si crede invaso dal demonio. panzini, iv-187: * = voce dotta, comp. dal gr. sodfxcov -ovot; 'de la forma in cui furono serbate o ravvivate dal narratore, hanno vita, movimento, . = voce dotta, comp. dal gr. 87) { ì. o girare senza convinzione. « = dal fr. démoraliser (nel 1798), senza convinzione. « = dal fr. démoraliser (nel 1798), comp strumento fattore di demoralizzazione. = dal fr. démoralisalion (nel 1796); fattore di demoralizzazione. = dal fr. démoralisalion (nel 1796); cfr
posto della forma classica mordere), sul fr. démordre (sec. xiv)
= voce dotta, comp. dal gr. 8ri [io <; *
lat. scient. demospongiae, comp. dal gr. 8ri p, o <
<; 4 popolo, moltitudine 'e dal lat. spongia 4 spugna '.
che inetto, perfido. = dal nome del famoso oratore e uomo politico ateniese
2. sm. aggettivo derivato dal nome di un paese, di una
. = voce dotta, deriv. dal gr. 4 uno del popolo '.
). = voce dotta, dal lat. dini 4 a dieci a dieci
che risale al 1252, così chiamata dal giglio- stemma della città che portava sul
armata d'armi fiacche o inutili, travagliata dal tifo e dalla fellonia. palazzeschi,
ora si sovviene della raccomandazione: che dal vinaio andasse col danaro contato. comisso,