sospese e renderla pura. = fr. déminéralisation (fine sec. xix)
grecizza, in un motto si spastoia / dal battezzare il regno di que'rei,
= voce dotta, comp. dal gr. svjfjuoc 'popolare 'e
e anche 'carnefice ', e dal tema di xpocréco * comando ';
xpocréco * comando '; voce registrata dal tramater. demismo, sm.
<; * popolo ') introdotto dal gesuita s. d'elia per tradurre l'
tradizionalmente acquisita. = comp. dal pref. de-con valore privativo e mistificare
(v.); cfr. il fr. démystifier. demistificazióne, sf.
, smitizzare. = comp. dal pref. de-con valore privativo e mitizzare
(v.); cfr. il fr. démythifier. demiurgìa, sf.
= voce dotta, lat. demiurgus, dal gr. srjpuoupyó? * artefice
delle armi repubblicane. = fr. démocrate (già nel 1550, ma
. e. cecchi, 9-279: dal buon zucchi il marat, a più
chioma cattedraticamente e democraticamente prolissa, dal solino bassissimo e molto aperto.
democratica, perché le cariche si provvedevano dal popolo, diventò per opera dei papi una
. o- xpaxla 'democrazia'; cfr. fr. démocratique (sec. xiv).
il ventenne ugo foscolo si udì dire dal còrso saliceti, commissario di bonaparte, a
de mocratici'; cfr. fr. démocratiser (sec. xviii).
ii-92: l'austria non si mostra aliena dal con sentire alla democratizzazione del
comp. da democratico] e fobia (dal gr. cpó3oi; * terrore '
che un certo numero di cittadini scelti dal popolo, e tratti da tutti gli
i reggimenti popolari, e prende cominciamento dal bestemmiare la democrazia. d'azeglio,
comp. da 'popolo 'e dal tema di xparétù 'domino '.
1943 come erede del partito popolare sciolto dal fascismo. b. croce, iv-12-232
osservare la testa, il torace (dal quale si staccano quattro paia di zampe
dotta, lat. scient. demodicidae, dal nome del genere demodex, a sua
genere demodex, a sua volta comp. dal gr. * corpo 'e 8f
). rogna demodettica: scabbia prodotta dal demodex folliculorum (v. demodecidi
= voce dotta, comp. dal gr. stjiaos 'popolo ',
. = voce dotta, comp. dal gr. sfjjxoi; 4 popolo ',
. = voce dotta, comp. dal gr. s ^ jxoi; 4
. -politica demografica: azione svolta dal governo attraverso le leggi o norme per
gusto. = voce dotta, dal gr. 8? 3 [i,
pezzi (un oggetto). fr. colonna, 1-102: unda rapace /
n. 2) deriva dall'uso fr. démolir (nel sec. xviii)
, 4-472: si tenne massimamente aggravato dal deposito dei forti in mano del papa e
del babà credette di essere stata notata dal marchese. -milit. tiro di
(v. demolire); cfr. fr. démolition (sec. xiv).
fu enorme. quelle signore sembravano invase dal demone dell'entusiasmo. pascoli, 780:
, 780: oltre gli uomini ossessi dal dèmone della cupidigia e della rivalità,
rivalità, vi sono quelli che vogliono gettare dal cuore ogni acre fermento di contesa.
tutte le persone che non siano invasate dal demone pratico e dal demone progressista.
non siano invasate dal demone pratico e dal demone progressista. alvaro, 7-48: amarissima
perpetuamente nuovo, perpetuamente rinnovabile, agitato dal suo demone particolare che è il denaro,
voce dotta, lat. daemòn -onis, dal gr. satpuov -ovos; il significato
moneta (v.): sul fr. démonétiser (nel 1794).
= deriv. da demonetare, sul fr. démonétisation (nel 1796).
, tr. demonetare. = fr. démonétiser (nel 1794).
, sf. demonetazione. = fr. démonétisation (nel 1796).
che si dimanda prestigio demoniaco essercitato o dal demonio istesso, o da magi operanti