= voce dotta, lat. dèliacus, dal gr. $r) xtaxó? 'di
sua opera di scrittore; delibazioni dal manzoni, dal foscolo, dal leopardi e
scrittore; delibazioni dal manzoni, dal foscolo, dal leopardi e da
delibazioni dal manzoni, dal foscolo, dal leopardi e da scrittori più recenti
valoroso asaltamento, io ferirò dietro, overamente dal fianco, e per ventura non ne
dante, conv., i-xm-8: dal principio de la mia vita ho avuta
adunque seco deliberato, con parole riverenti dal principe domandato commiato, con speranza d'
libra 'bilancia'); cfr. fr. délibérer (sec. xiii).
vestì carne e ossa / per delivrame dal mortale scempio. 6. liberare
mortale scempio. 6. liberare dal demonio, esorcizzare. -anche rifl.
da ciro disfatta, che roma in prima dal re tarquinio fue diliberata. novellino,
figliuolo suo, e fu così diliberata dal dolore de la carne, com'ell'era
orizzonte insieme zona, / quant'è dal punto che 'l cenìt inlibra / infin
fu quanto sta il cielo in stato dal mutamento suo, quando si dilibra
mutamento suo, quando si dilibra dal zenit, cioè dal punto ch'è a
si dilibra dal zenit, cioè dal punto ch'è a retta linea sopra
liberare 4 liberare '; cfr. fr. délivrer. deliberataménte, avv
che ama rista porta è benvenuto dinanzi dal re e dinanzi a grandi signori, e
giuridica determinante (ed è quindi diverso dal voto semplicemente consultivo). sarpi,
decidere, risolvere'); cfr. fr. délibératif (sec. xiii).
che fa la destra; cioè escludi dal tuo interno ogni deliberata appetenza di lode
cicognini, 6-128: io mi buttavo dal letto, eroico, e in una
: la costituente, ideata e caldeggiata dal montanelli, di rappresentanti eletti dalle popolazioni
fuori, rimase in aria, quantunque votata dal parlamento toscano. bocchelli, 13-285:
alla foga del popolo, il quale sino dal tempo dei re aveva una parte grandissima
, i-133: io poco avanti discesa giù dal cielo, ordinai la tua diliberazione,
(164): non è dilibero dal male della infermità secondo il desiderio del
i-209: per questa volta fu dilivra dal danno di tal gente. leggenda aurea volgar
'mettere in equilibrio '; cfr. fr. délivrer (sec. xi)
di maria vergine, ove dovea dir dal luino. d'annunzio, v-1-415:
troppo affinata, delicatamente lisa, levigata dal tempo, come l'ambra, sulle
come l'ambra, sulle spiaggie, dal mare, e consumata in perfezione che
morirò, muoio per un disturbo subitaneo dal quale non ebbi virtù di difendermi,
bella virtù di temperanza, questo guardarsi dal non dir troppo, ma solamente quel
a scostarle con fredda delicatezza una mano dal volto: -si calmi, via; lo
paio di pippioni, e 'l nido levato dal tetto. da porto, 1-180:
che riveste / i giganti sospinti giù dal cielo. brancoli, 3-8: un'istantanea
3-8: un'istantanea dolcezza si partiva dal suo volto olivastro; affumicato potentemente dalla
poco / triste. barilli, 6-156: dal compartimento vicino giungevano di quando in quando
, 1-ii-39: li aveva stupiti fin dal giorno innanzi il sorgere lento, sull'orizzonte
, e singolarmente tiziano, a discernere dal naturale quello che agli altri non fu concesso
più armonica e più dolce alla vista dal suo velo secolare: amabile opera d'
/ sovente spaventata da'furori, / dal suon dell'armi e dalle tempestati /
mio, or come sei tratato / dal tuo fido e dala sua famelia? /
facesse servir troppo, distraendo gli uomini dal lavoro del mulino. -figur.
nemico respinto, una gloriosissima vittoria riportata dal braccio e dall'ardire di donne.
non sarebbe uscita mai di casa e dal giardino, lo incaricava, per quella
= voce dotta, deriv. dal lat. dèliciae * piaceri '(probabilmente
». = voce dotta, dal lat. dèlicium * seduzione, perver
delle edizioni del canzoniere può essere delimitata dal 1525 alla fine del secolo decimosesto.