allungava i piedi de formati dal gonfiore, ridotti come due vesciche entro
terrazzi, le scalee, le nicchie corrose dal tempo, tutto è coperto dalla neve
le deformazioni dell'inferno dei gentili operate dal sentimento popolare nel medio evo. bontempelli
vinto più che a vincitor sembiante, / dal digiun lungo e da l'immenso ardore
di febbraio illuminava le loro facce arrossate dal vento diaccio sotto le falde usate dei cappelli
a i vizi. ortes, 34: dal che ne derivano le congiunzioni le più
intelletto, e il conoscere il buono dal cattivo, il bello dal deforme, suol
il buono dal cattivo, il bello dal deforme, suol chiamarsi buon gusto,
e la bellezza è adventizia in lui dal suo bonificante spirituale. castiglione, 268
privat. e fosforo; cfr. fr. déphosphoration. defosforilazióne, sf.
, e gli occhi tuoi non stravolgerai dal povero. e non dispregerai l'anima affamata
speranze, / e con diverso fine dal prevenuto / termina gli atti nostri e
defraudare 'defraudare '. termine già registrato dal d'alberti. defraudazióne,
= turco defter 'libro registro 'dal gr. stcp&épa 'pelle conciata '
di terra nelle vicinanze. -sciolto dal corpo (lo spirito, l'anima)
valore privat., gas e dal sufi, -ficare, dal lat. facete
e dal sufi, -ficare, dal lat. facete * fare '.
dotta, lat. scient. degeeria, dal nome del naturalista svedese charles de geer
s. degli arienti, 239: piero dal fresco, generosissimo genoese ed eximio scolaro
: degenerante mio fratei si mostra / dal sangue nostro, e con azion sì
viii-3-115: ferocissimo giovane, non degenerante dal padre. s. degli arienti, 162
l'animo suo non sarebbe mai degenerante dal suo vile nascimento. 3.
e se qualche volta degenerano, procede dal mal agricultore. soderini, iv-105:
, nobile uomo fu il tuo padre, dal quale tu non vuogli degenerare, sì
degenerare. pulci, 28-118: e veramente dal suo genitore / non è questo figliuolo
figlia di un galantuomo; ma degenerando dal padre, fa poco conto del suo
e ladre / no 'l fer degenerar punto dal padre. davila, 15:
punto da proscrivere il * cervelaa 'dal risotto. imbriani, 2-144: fin
prodotte da una incapacità tecnica, o dal travisamento provinciale o barbarico di qualche
. f. rinuccini, 1-149: dal quale pericolo lo altissimo dio per sua
alte e leggiadre, / non par degenerato dal suo padre. guicciardini, iii-148:
[i santi] furono costretti ad isolarsi dal mondo, altri ignorarono la giustizia della
arabesco genio traevano queste idee, non dal greco, non dal romano, non
idee, non dal greco, non dal romano, non dal gotico, ossia tedesco
greco, non dal romano, non dal gotico, ossia tedesco, il quale
caposcuola, misurati, tenuti a freno dal genio, escono fuori come bellezze,
de sanctis, 7-46: il passaggio dal manzoni al grossi sembra un progresso ed
la vittoria dei barbari, rattenuti solo dal mare. serao, i-657: quelle
o ereditari, fanno deviare l'individuo dal suo tipo normale; anomalia, anormalità
si verifica in una fibra nervosa separata dal corpo cellulare da cui emana.
, possono chiamarsi con questo nome, dal volgo derivato, di cervelletti. arici,
immagine del beato papini che piomba dal cielo e mi libera dalle granfie del
= voce dotta, deriv. dal lat. diglùtinàre 4 distaccare ';
diglùtinàre 4 distaccare '; cfr. fr. déglutination, déglutiner (sec. xix
c. e. gadda, 373: dal registratore della cassa, con un tintinno
tintinno come di campanello a ogni battuta, dal militante e trionfante ingranaggio, si sgranava
/ sempre sto in pensamento / quando dal giardin mi parto, / tant'è
ma, in fondo, che conclusero / dal * quattordici 'in poi?