sia però disunita dalla convenevole gravità e dal debito decoro. g. bentivoglio,
il cibo, e divide il buon nutrimento dal reo, e manda ciascuno al suo
conveniente, ma molto necessaria, incominciarmi dal principio di quella. varchi, v-14
. -debito di sangue: dovere imposto dal vincolo di parentela. di costanzo
di costanzo, 1-29: fu stretto dal debito del sangue, e dall'obligo
una determinata somma di denaro, derivante dal fatto di aver ricevuto denaro in prestito
el debito, alfine se ne andò dal podestà. machiavelli, 891: venuta la
, 346: 10 non poteva fuggire dal trovarmelo nella fantasia, pieno di debiti
dizionario del commercio, iii-1227: indipendente dal debito pubblico, esiste un altro debito
leopardi, iii-1057: anima mia. scrivo dal letto e perciò breve. sono assai
, la quale è tolta e portata dal vento nel deserto. la stipola sì
semplicetto agnel scherzando a salti, / esce dal chiuso ovile, e di lontano /
molto oscuro e difficile da essere compreso dal debile auditore. -per estens. incapace
. e dee stare nel corno della schiera dal lato manco, il quale è più
se non è continuamente rallegrata e rinforzata dal ridicolo, [l'azione comica]
tutti degli uomini, non essendo accompagnata dal vero, non era d'insegnamento veruno.
. brancati, 3-37: un uomo, dal petto interamente coperto di medaglie, al
per gli artisti. -prendere dal debole, per il debole: rivolgersi,
cicerone,... lo prese dal suo debole; disse, volere..
il modo come disamarli, come prenderli dal loro debole. cicognani, 2-75:
tutta quella parte della lama, che è dal centro alla punta. pisacane, iii-56
debolezza delle grandissime febbre che ho avuto dal dì di pasqua in qua, e
ragazzo è di sciuparsi, cioè di uscire dal limbo della debolezza sua, diventare grande
partic.: l'essere facilmente dominabile dal sentimento, dalla facile commozione. metastasio
giordani, iii-20: i beni che dal suo valore e dalla sua sapienza abbiamo
tuttavia queste macchie son coperte e compensate dal lume d'altre virtù, onde non
: per non essere o da me o dal borelli ripreso delle molte debolezze che egli
avete abitazioni così poco a proposito per difendervi dal caldo, che, per piccole che
tengono più del chiaroscuro, che del colorito dal naturale. lanzi, i-71: della
ella abbia principio da la povertà e dal bisogno e da la debolezza, affinché
nel dare e nel ricevere ciascuno prendesse dal compagno quello che fa mestieri e vicendevolmente
, debi- lemente sostenevano i romani, dal sinistro corno e dalla fronte erano i
in sordina. padula, vi-294: dal cranio allora / lieve lieve -la voce
impunitamente straziati, e non potuti proteggere dal comun padre debolmente regnante, si rinnovava
questa sorte di spedizione, fu inviato dal duca l'istesso mansfelt verso la mosa
, intr. (debórdo). uscire dal bordo, traboccare, straripare. -
2. marin. allontanare qualcosa dal bordo della nave. - anche:
fasciame a una nave. = fr. déborder (sec. xiv),
= deverb. da debordare: dal fr. débord (nel 1558).
= deverb. da debordare: dal fr. débord (nel 1558).
debosce. = adatt. del fr. débauché (sec. xvi),
lei lo ha debosciato. = dal fr. débauchér (intorno al 1300)
lo ha debosciato. = dal fr. débauchér (intorno al 1300),
, poi al figur. 4 allontanarsi dal lavoro 'e quindi 4 allontanarsi dal
dal lavoro 'e quindi 4 allontanarsi dal proprio dovere '. debosciato (
sregolato, dissoluto; infiacchito, infrollito dal vizio. s. maffei,
per denotare lo stato di fiacchezza prodotto dal vivere scostumatamente. si potrebbe e dovrebbe
un veicolo a motore. = adattamento dal fr. débrayage, da debrayer, deriv
veicolo a motore. = adattamento dal fr. débrayage, da debrayer, deriv.
sm. debragliata. = adattamento dal fr. débrayage; v. debragliata.