e senza. = voce dotta, dal gr. sdtxxoxo? 4 dito 'e
) 4 scrivo ', attraverso il fr. dactylographie (1858). la prima
= deriv. da dattilografìa: cfr. fr. dactylographe (1897).
lat. scient. dactylomys, comp. dal gr. sàxxuxot; 4 dito '
. = voce dotta, comp. dal gr. 8àxxoxo <; 4 dito '
= voce dotta ibrido, comp. dal gr. sdtxxuxog 4 dito '(
. = voce dotta, comp. dal gr. sdcxxuxo? 4 dito 'e
gr. sdcxxuxo? 4 dito 'e dal sufi, medie, -osi.
lat. scient. dactylopterus, comp. dal gr. sdtxxuxoi; 4 dito '
e 7rxepóv 4 ala '. voce registrata dal tramater. dattórno, avv
doppio '. govoni, 2-207 • dal tanto brancicarle nella siepe / mi avevan fatto
dotta, lat. scient. daucus, dal lat. daucus, daucum (plinio
oltre a misura, / ché sol dal peso avrian morto un gigante. idem
, 2-57: avete imparato a scendere dal treno in corsa, e scendevate davanti
indica allontanamento: dalla presenza di, dal cospetto di, dalla vista di. -
veniva davante. = voce comp. dal lat. dè e ab ante (forma
rafforzativo di ante); cfr. il fr. devant. davantino,
i-2-205: a mezzanotte l'infermo balzò dal letto, uscì dalla camera, impugnò
sul poggiuolo, sporse mezza la persona dal davanzale. fogazzaro, 2-32: sul
spiga d'amorino, / e mondava dal secco i crisantemi. d'annunzio,
mensola, generalmente di marmo, sporgente dal muro e posta sopra il camino; parapetto
: rispose che il rendere delle grazie dal nimico è davanzo. donato degli albanzani,
= voce dotta, lat. davus, dal gr. aao <;. davvantàggio
materia senza legittima cagione. = fr. davantage. davvéro (davéro,
imposto sulle merci che entrano o escono dal territorio dello stato, 0 su quelle
. cuoco, 1-54: s'incominciò dal cangiare per specolazione taluni dazi indiretti,
i signori.. rendita ricavata dal dazio.. bartoli, 1-317
canigiani, 1-98: guardisi ben ciascun dal grande strazio / di costei [la lussuria
degl'impacci. = voce semidotta, dal lat. datió [-onis], sf
le offerte sue infami, ed abbonito dal contaminarsi le mani nella dazione, e
. dazio. = voce dotta, dal lat. ddtid -onis * il dare '
: se quanta rena volve lo mare turbato dal vento, se quante stelle rilucono,
veder èe / nelli occhi pur testé dal sol percossi, / sanza la vista alquanto
tempo tradimmi, e fe'trovarmi / dal dì veloce in grembo a la mia dea
. fazio, ii-6-53: il panteon dentro dal grembo mio / allor fu fatto in
scolorire. -al figur.: purgare dal peccato; purificare. bibbia volgar
arila, 138: * fu dealbeato dal molo della milizia cittadina ', come
. ant. operazione di imbiancamento. fr. martini, 1-8: la calcina di
comp. da de-con valore priv. e dal lat. tardo amàrizàre 'rendere amaro
. e. gadda, 6-38: impercepiti dal passante distratto e da quello che va
voce dotta, comp. da de- (dal lat. dè che indica allontanamento e
altri inopportunamente vo lesse trarre dal francese, anzi dallo spagnuolo.
, anzi dallo spagnuolo. = fr. débarcadère (nel 1783): cfr
, dimandarono che cosa era. = fr. débat 'dibattito ', deverb.
= deriv. da debellare. voce registrata dal tramater. debellare, tr.
coloro, che ignorano le gravissime fatiche sostenute dal bellarmino per debellare le nuove eresie sorte
(dalla vecchiaia, dagli affanni, dal dolore, ecc.). menzini
continuamente debilitandosi, mentre che nello allontanarsi dal sole, va sempre di giorno in