madre veduta abbia la gola / stringer dal pardo, o aprirle 'l fianco o 'l
petto, / di selva in selva dal crudel s'invola, / e di paura
cervo né dame, / per dileguarsi dal crudel periglio / del cacciator, che di
, ecc.). = dal malese damar * resina vegetale ', attraverso
la magnitudine loro naturale, li toglie dal chinarsi a esaminare minutamente que'che sono
mandò di nascosto in regalo, / sfugge dal grembo alla pia vergine e sdrucciola giù
trascura e ciurla, / di ciò dal cucco spera aver notizia / che tra
alcune ragazze venute di lontano, e dal muricciolo, da cui dondo- lavan le
sacchetti, iii-149; la ballerina si staccò dal suo cavaliere, e continuò danzando
ecc.). = deriv. dal nome del mineralogista francese a. -a.
(sec. xviii), dal gr. savatc -l8oq (nome di una
dotta, lat. scient. danainae, dal nome del genere danais (cfr
riservato mondo del dandismo romantico. = dal fr. dandistne (1830), deriv
mondo del dandismo romantico. = dal fr. dandistne (1830), deriv.
superiormente a ogni altro, se non dal maneggio de'suoi cavalli, da quello
bologna. = adattamento del fr. ant. daneis, fr. mod
adattamento del fr. ant. daneis, fr. mod. danois (dal frane
, fr. mod. danois (dal frane. * danisk).
buoni e discreti cittadini. = dal fr. ant. dangier (mod.
e discreti cittadini. = dal fr. ant. dangier (mod. danger
(mod. danger): deriv. dal lat. volg. * dominiarium 1
cielo di final dannaggio. = dal provenz. damnatge: cfr. anche damaggio
. girolamo volgar., 1-12: dal cuore escono li mali pensieri, li
questa debil tua credenza / tu se'dal sommo giudice dannato / di star di
dalla caldezza del comporre, e quello dal giudizio. tassoni, viii2- 43:
già dannate da tutti i concili e dal consenso della chiesa universale, andavano seminando
falsissima, / rigettata e dannatissima / dal popolo de'pagani e de'giudei. monti
qualche infelice; ed egli spreme conforto dal sapere che non è il solo dannato alle
renda al lavoratore ciò che lo distingue dal forzato e dal dannato; riabbia il popolo
ciò che lo distingue dal forzato e dal dannato; riabbia il popolo umano ciò
l'aria fredda e sana lo liberassero dal peso di una notte lunga come la
jovine, 5-335: uscirono molto tardi dal fondaco di san carlo. luca doveva dare
di alcuni che credevano di essere danneggiati dal progetto di laura cannavaie. pavese,
poi vidi un altro angelo, che saliva dal sol levante, il quale avea il
repubblica di ragusa tanto e tanto dannificata dal terremoto. fagiuoli, 3-2-148: pur si
prima ben morsa / dentro 'l palato dal suo proprio dente. sarpi, vi-2-23
diritto di avere a titolo di risarcimento dal danneggiante. — danno dato:
, consistenti rispettivamente nella perdita effettivamente patita dal danneggiato e nel mancato guadagno che egli
rivalere l'assicurato entro i limiti convenuti dal danno patrimoniale
che giova al nocchiero haver salvato / dal mar la vita sua con tanto affanno,
vuole il suo perverso fato, / che dal mar debbia haver l'ultimo danno?
rivedere... i tristi imprestiti fatti dal dannunzianesimo alla pittura ufficiale e mondana
non so dissentire, in massima, dal mio linguaggio d'allora. esso aveva
annunzio col suff. -ite che deriva dal linguaggio medico, a indicare l'aspetto patologico
del dano. = deriv. dal lat. mediev. plur. dani.
secrite en sobietto finito. / non reman dal daiente, ma dal recipiente:
non reman dal daiente, ma dal recipiente: / non è sufficiente a deo
dantesca commedia fecero omaggio mille altri sin dal suo tempo, e il fanno ancora infaticabilmente
è ricalcata sulle tante d'ovidio consimili; dal quale anche tiene il medici la descrizione