agg. e sm. della dalmazia, dal mata. collenuccio
solcato di dialetti veneto, veneto-stradioto, veneto-dal- matino, o schiavone.
o schiavone. = deriv. dal lat. tardo dalmatinus: cfr. dalmata
del friuli. = deriv. dal lat. [caliga dalmata 1 sandalo della
= voce dotta intemaz., dal nome del fisico e chimico inglese john
del senso cromatico nel 1798; cfr. fr. daltonisme (1844).
cristallino ideale). = dal nome del fisico e chimico inglese j.
o morire, / o aver la dama dal viso fiorito. caro, 15-i-221:
abbia da tollerare tranquillamente i torti che dal marito gli vengon fatti,..
mio spirito sospeso nella molle atmosfera creata dal fascino della dama antica, imaginando una piccola
di cipria e una veste di broccatello gonfiata dal guardinfante. palazzeschi, 3-59: chi
l'ora e 'l punto / che dal tuo dolce amor, dama, fu'punto
ultima fila dell'avversario è chiamata dama dal poter tornare indietro, e signoreggiare per
e questa dama per contrassegno vien raddoppiata dal perdente con un'altra di quelle '
di far la siesta. = dal fr. ant. dame, che risale
far la siesta. = dal fr. ant. dame, che risale al
domina 'signora '. il termine fr. dame (per il gioco della dama
dampnaggio'. = dall'ant. fr. damage (sec. xi),
provenz. damnatge (deriv. dal lat. damnum, nella forma del lat
dotta, lat. scient. damaliscus, dal gr. sdépiaxig * giovenca '
ultima linea avversaria di casella. = fr. damer (nel 1562) * far
gioco). la voce è registr. dal d'alberti, 281. damascare,
= voce dotta, lat. damascènus, dal gr. 8ap. aoxrjvó <;,
cacciato loro nell'anima e nel corpo dal loro stesso creatore il dì che plasmò adamo
= deriv. da damaschino: cfr. fr. damasquiner. damaschinato (part.
invenzione a glauco di chio, dal quale dicevasi lavorata una gran tazza damaschinata
scanni, di tappeti damaschini, separato dal giardino per mezzo di cancelli sostenuti da
metallo bianco, di quel lavoro che dal vasari chiamasi tausia o damaschino, e
, 13-471: donne di monte, dal seno colmo ed affannoso, arrossato di
tess. tessuto di seta, caratterizzato dal contrasto fra il disegno, formato dall'intreccio
a elica). = deriv. dal nome della città capitale della siria,
seta, trasmesse a'suoi abitanti per legato dal lusso dei califfi della dinastia degli omiadi
. è voce intemazionale; cfr. fr. damas (sec. xiv).
. damasònion (plinio), deriv. dal gr. 8ap. aadmov.
avesse detto di sperare. = dal tose, damo: cfr. il fr
dal tose, damo: cfr. il fr. ant. damereau e dameret
voce dotta, comp. da dama1 e dal sufi, -oidio (dal lat.
da dama1 e dal sufi, -oidio (dal lat. -cidium, da caedère '
deriv. da dama2. voce registr. dal panzini, iv-179. damigèlla1 (
l'introduce in casa. = fr. ant. dameiselle, fr. mod
= fr. ant. dameiselle, fr. mod. demoiselle, dal lat.
dameiselle, fr. mod. demoiselle, dal lat. * dom [i]
la testa. = calco del fr. demoiselle (per la forma alta e
del roberti. = ant. fr. damoisel, dal lat. * dominicellus
= ant. fr. damoisel, dal lat. * dominicellus (dimin. di
), sf. recipiente di vetro dal collo corto e stretto e dal corpo
di vetro dal collo corto e stretto e dal corpo molto ampio, protetto da un
dalla sera prima. = fr. dame-jeanne (nel 1694): 'signora
deriv. da dama1. voce registr. dal panzini, iv-179. damiurgo,
= voce dotta, lat. dàmiùrgus, dal gr. 87) fnoupyó <;