, muore. / stille su stille gemono dal tetto. / gli dice il santo
cuor di leone, me ne andai dal banditore. fagiuoli, 3-3-193: ella [
pucci, cent., 6-88: veggendosi dal papa spodestato, / del titol dello
l'anima nel core / di allontanarmi dal tuo dolce aspetto. chiabrera, 3-4-51:
cuore. -togliere un peso dal cuore: liberare da preoccupazioni, da
, da fastidi. -togliersi un peso dal cuore: sentirsi moralmente sollevati.
incertezza l'opprimeva. -uscire dal cuore: dimenticare compieta- mente.
al cor, non mai. -venire dal cuore: essere compiuta (un'azione)
orazione] per forma, che vegna dal cuore. g. bentivoglio, 2-84:
nome mille baciamani, che mi vengon dal cuore. -venire in cuore,
. prov. lontan dagli occhi, lontan dal cuore: la lontananza attenua l'amore
delle cose superne perché era di lungi dal lume (come si dice: di
il proverbio: lontan dagli occhi, lontan dal cuore. così successe martedì passato alla
si quieterà: lontan dagli occhi, lontan dal cuore. -signora sì; la lontananza
sana', e 'lontan dagli occhi, lontan dal core'. questi due proverbi quanto debbono
voce dotta, comp. da cuore e dal sufi, -forme, dal lat.
da cuore e dal sufi, -forme, dal lat. -formis (da fórma *
= voce toscana, deriv. dal lat. cupa 'botte, tino '
per guardare fuori. = adattamento del fr. coupé (sec. xvii),
/ a rimirar come il natio candore / dal candor peregrin sia fatto adorno. marino
i-60: l'inopia dunque, pregna dal consiglio, / regenera amor fieri, ardenza
, certo indistinto odore caldo che vaporava dal vestibolo aperto della villa. « ehi,
era una vecchia. = dal lat. mediev. * cupiditia per il
, si era l'intenzione che già dal mio soggiorno in napoli avea accolta nell'animo
amore, come dicemmo, piglia origine dal vedere: il vedere è posto in mezzo
rivolse, quel feroce drudo / la flagellò dal capo infin le piante. albertano volgar
lor gravose pene: / e essi più dal valoroso iddio / cupido si stringean nelle
concupiscibile. = deriv. dal lat. cupa 1 botte ', per
piedi un fortunato / in un tratto caduto dal cielo alto / nella cupa voragine del
. galileo, 3-1-122: onde avvenga che dal fondo d'un pozzo molto cupo si
/ che scendano e ritornino piagnenti- / dal cupo alveo dell'onda. ojetti,
ben che sia lunge l'arbitro / dal libero convito. 2. scuro,
spagnolesca compitezza, vi scorta per anticamere dal mobilio cupo e massiccio, popolate di
, / può giungere a distorli / dal mutuo folle loro dichiararsi. quasimodo,
e un cupo rantolo che parea uscirgli dal fondo delle viscere lo dimostrassero alle prese
/ cupo il fiume gli rimormora / dal suo gorgo sonnolento. pascoli, 108:
turbe, corroso nei suoi muscoli erculei dal tarlo del sospetto, si consuma solo
1-155: triste e solitario, via dal mare e lontano dalla sua città natale
il centro / del cor più volte dal tuo dolce figlio / saettato t'apersi,
edere scarlatte. = deriv. dal lat. cupa * tino, botte '
. cupa * tino, botte ', dal gr. xùrr /) *
sentito che anche venezia doveva essere inondata dal sole. quanto sole nelle cupole grigie
giorno, fiamme chiare rese mobili e vibranti dal passaggio di una nuvola, sono state
sarà pagata dalla vostra solita cortesia e dal gaio conversare di tanti amici che ho
, e chiusa in cima, e caricata dal peso enorme della pergamena, o cupolino
tagliare, * cedola 'viene dal latino * caedere ', che vuol dir
cecchi, 6-303: le compagnie, dal principio del secolo, fecero tanti e
vocale finale. = adattamento italiano del fr. coupon, da couper *
. = voce dotta, comp. dal lat. cuprum 'rame 'e alluminio
— voce dotta, comp. dal lat. cuprum * rame 'e ammonio