bene. petrarca, 257-6: il cor preso ivi come pesce a l'amo,
nomi, 5-2: ferve / fin nel cor d'un plebeo, d'un
era ornai gionto / più che dal cor dal suo destin guidato. piovene, 5-544
crudel fedire, / e fascia il cor, nel punto che saetta. alberti,
.. perché nel fondo del mio cor rinasci, / s'io te n'ho
ti scorgo e poi rilasci / il cor di foco e gli occhi d'umor pieni
, / io di verdi speranze ho il cor fasciato. baretti, 1-18: quella
e de'melensi / e di femineo cor fascino e rete. bettinelli, i-23:
per misurare il fattore di potenza di una cor rente alternata).
/ a tanto mal non so qual cor si basti / o qual fortezza sia costante
l'ultimo amico a chi il mio cor si apriva, / spirante (oimè!
con presagio funesto / mi feriscon il cor. l'ora fatale / s'appressa forse
, e ben tal ella / nel cor mi siede, che n'agghiaccia e suda
e da'begli occhi suoi che 'l cor m'hann'arso / riposo alcun delle
una parola amica, / e il cor diverte ai placidi / gaudii d'un altro
elmq in faticoso usbergo, / lieto nel cor, vedea / sotto 1 ferrati piè
entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di speme il pasce.
divino spavento / gli affannava il fatidico cor. settembrini [luciano], iii-2-348:
. epicuro, 102: or dal mio cor ogni martir licenzio / poiché le nostre
obligato in un voler dimoro / al cor, che già del tempo andato dolse
son novellamente / sì fattamente fuor del cor andate, / che di passar con
/ ribalda fattucchiera incantatrice, / di cor maligno, ancor che il viso ha bello
rin- novelli / disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando,
le faville / che 'l foco del mio cor fanno immortale. boccaccio, vii-197:
che mi son da'vostri occhi al cor piovute, / mai non aran salute,
in tanta sete, / anzi al cor ne senti'più calde faci. marino,
2-109: amor gli ha punto il cor di dolci strali / e di dolci
fumo di vano onore, accenderà nel cor tuo chiara e gran fiamma di carità
. prati, ii-185: quando il cor, di tristezze a sé men fabbro,
ch'ai vampo si potria del cor fiammato / legger di sera un caracter
45: 'da gli orti del mondo il cor diviso, / fabricherassi al fine
giunte le rime, / che gentil cor udia pensoso, e lieto? / ov'
con ombre notturne / che vivamente al cor si rappresenti. 11. frutto
d'equato, d'azoth, di cor di saturno, d'eufrate, favonio,
sappi intanto / che don alvaro un cor serbò nel petto / cinto di tal virtù
le saette che passarmi / deono il cor. caviceo, 1-376: privo de
foco acceso, / ch'a sconsolato cor, che vive in guai, / anco
ariosto, 5-80: stava lurcanio di mal cor disposto / contra ginevra; e l'
i * vel confesso, onde 'l mio cor si squatra, / e sì come
nemea rabida fera, / che il cor sente da febre oppresso e vinto; /
amorosa in tanta sete, / anzi al cor ne senti'più calde faci. d
e questo si manifesta perché, quando il cor più veloce si move, il caldo
rabbia d'angue / sibila nel tuo cor, morde le vene? / par che
, 168: gli spirti avviva; il cor stanco ricrea, / a languidi pensier
, / sotto cui si nasconda un cor protervo, / che poco puro abbia con
insperabili. manzoni, 831: anche i cor che t'offriamo son tuoi: /
amor] / ch'io tragga del mio cor ciò ched io canto, / ond'
volontà di dio, dalla quale sentisse nel cor suo chiamarsi a tanta grandezza, intrepidamente
, iv-177 (45-5): lo mio cor... /... è
viso! orsino, iii-289: il doppio cor conculca il cor sincero, / l'