: con torvo ciglio e grosso cor la mira, / né cessa l'odio
, v-147: in ettemo, come 'l cor disia, / sia il tuo nome
sente / l'alta virtù, che 'l cor exalta e chiama / a gloriosa impresa
geme un olio soave, il tuo cor franto / geme in verso che esalta e
il leon vede: / tal il mio cor. ariosto, 39-50: ad olivier
avea l'adunco artiglio / tenacemente al cor dintorno attorto; / esangue, e col
6-105: oimè, ch'a nominarlo il cor si esanima! = voce dotta,
la vide; e freddo esanime / il cor le si gelò. manzoni,
grazi'e esaudizióne, / s'el col cor netto si move a pregare. boccaccio
, / che gran tempo deluso il cor raccolse / l'altrui vane bellezze e
in quelle luci accorte, / onde 'l cor prese ingordo l'esca e gli ami
/ e so, come scacciato al cor s'aventa, / e dentro v'è
lat. excursio -ónis (da excurrère * cor rere fuori '):
era in tal modo per vizio di scrittori cor rotto, che della litteratura
venti essercitato foco, / passato il cor di velenoso telo, / vendicarsi desia né
/ né cosa verrà mai che 'l cor mi esilare. castiglione, 261:
1: né lungo esilio il cor, donna, mi mosse / unqua da
/ quel core, arà te, cor, quel petto a sdegno. / misero
, 76-10: quanno iubel ha priso lo cor enna- morato, / la gente l'
, per lo cui colpo aprissi / lo cor, che nudo e senza arme profersi
siede / l'anima, che nel cor s'adoma pria. 2.
espì / per lo sospiro che del cor è messo. = dal fr.
esplicato molto minutamente la principal profession del cor- tegiano..., parmi ancora
mano, / quasi a lei parli il cor. p. verri, i-iii-21:
ognun m'assale / in alcuna del cor tenera parte: / mentre ad uno
alla seduzion di vanagloria / benché il cor dì cattuna fosse esposito, / pur ricusò
abbiam nel volto espresso / come nel cor si sta. / un sospiretto languido,
or qual darti poss'io / di traviato cor più vivo esempio / di quel ch'
non l'opprime, / esprimendo del cor che nulla pavé, / benché infermo sia
descriveste, / o quel che del cor suo fu sì cortese, / in ambedue
. ariosto, 3-59: or, cor io dissi prima, / s'ho da
cupo alto lavoro / decifra, e il cor ne imprime. casti, 3-106:
erculea? metastasio, ii-265: infelice cor mio, qual altro attendi / disinganno maggiore
lunge il sente, / gonfia il cor di venen, geme dolente. marino,
, / ch'allumi ogn'intelletto e cor gentile, / riceverne, ben ch'
si distende / la virtù ch'è dal cor del genealcuni vogliono, fu de'lamberti
erano queste cose godimento / sommo? cor azzini, 3-9: so / che
da me este aiungiato / e lo meo cor tormenta / vegnendo a voi lo giorno
tansillo, 1: né lungo esilio il cor, donna, mi mosse / unqua
lor ch'ancor fia / li lor bon cor gioiosi / saranno tostamente. dante,
/ fermò l'andare, e 11 cor le venne meno. 23.
139-21: oh, s'io mai lo cor mio deggio savere, / amor,
il cui nome / t'è rimprovero al cor, d'ogni allegrezza / essiccate ha
27-30: quando novellamente / nasce nel cor profondo / un amoroso affetto, / languido
di pietà fessi sentire / al duro cor ch'a mezza state gela. paleotti,
quel vostro, atto a scaldar ogni cor era / d'agghiacciato e durissimo diamante!
/ che ben m'avveggo ove il tuo cor s'estende. betussi, 1-16:
apparenze esteriori, / non hanno i cor, non han gli animi tali. bandello
estima / ch'io mi tenga in cor mio. nievo, 556: giulio sorrideva