momenti di dolcezza / così profonda al cor, / ch'egli vorria dissolversi / in
penetrar si sente / di que'numeri al cor l'alta virtute, / spirto ha
distempràr quel gelo / che s'indurava al cor più che diamante, / e di
amori carnali. tasso, 6-i-217: il cor di doglia ingombro, e di sospetto
e palesa / la bell'alma e il cor gentile. guadagnoli, 1-i-117: i
, xxvi-2-96: se mi vedeste al cor la piaga ascosa, / ch'amor
duol per gli occhi si distille / dal cor, ch'ha seco le faville e
; / ma quei la distillò nel mio cor pria / che fu sommo cantor del
sia distinto, / che nel mio cor gran tempo già dimora, / mercé de
io sento / nel più vivo del cor. se gli avi miei / non distinse
, 31: nel conditore levat'è 'l cor mio / illuminato con grande disio:
un dio / vivo e vero / col cor sincero / fuor da ogni errore.
bel viso sereno / che gli avea il cor di mezzo 11 petto tolto. anguillara
errore. / quel pensier nel suo cor già fatto donno / tutto il dà in
questa primier ferita / prender mezzo del cor; né ributtollo, / né gli
3-6-35: amor, che ha del mio cor la briglia in mano, / me
ornai cessa, e consenti / che 'l cor s'acqueti e 'l sonno a me
far sì gran faglia: / lo mio cor mi deggio rendre / ch'è distretto
/ man d'avorio, che i cor distringe e fura, /...
(116-13): non so come 'l cor tanto una situazione imbarazzante; tolto d'
quella gente avria destrutta, / se del cor- sier non era il grave incarco /
amor c'agio in vui / lo cor mi distrui -avenenti. rinaldo d'aquino,
56-1: se col cieco desir che 'l cor distrugge / contando l'ore no
il sasso / distruggi e rompi al cor che cieco e lasso / langue pur troppo
imbriani, 2-273: qui, nel mio cor, giace un profondo strato / di
.. / diria che non è cor cotanto ardito / che non ne rimanesse sbigottito
chiaro davanzali, ii-330: pére chi cor non ave, / ma troppo è
, / slunga la spada e volge al cor la punta; / ma sidonio la
accesa, / mi fa sentir nel cor sì dolce séno, / che il cominciato
porte, / che le fe'il duro cor tenero e molle. tasso, 10-34
tu mesta in volto, e in cor pietosa e fida / ripor farai queste di-
. maffei, 336: or ciò nel cor pònti, né oblio / ten prenda
è desvanito, / dentr'a lo cor ferito, non se sente da fore.
/ d'ogn'altro obietto spesso il cor disvia / et a cantar l'alte
desiosa vi vede; / e lo mio cor da ciò non si disvia, /
, / mi lassa in mezzo al cor tanta dolcezza, / che noi porìan
carducci, 328: d'ogni aspetto in cor mi si rauna / un'alta voluttà
doria, 1-20: poi per neiente -lo cor mi cangiao /... /
dal ricco albergo, / vago il cor si desvia? -consolare, confortare
sì dolce e latina, / ma volgibile cor ven disvicina, / ove stecco d'
ariosto, 222: sovente il giorno 'l cor vole e disvole / spenger l'ardor
questa malvagia meretrice / t'abbi divelto il cor da la radice. 3
partito accortamente, prendi; / e del cor tuo divelli ogni radice / del piacer
dolore / o gelosia, che dal mio cor divella / il ben ch'io t'
folli desiri ormai divelli / dal miser cor, ond'ei non péra, quelli /
mal vivo mi divelsi, / fitte in cor le sue spade infino agli elsi /
1-2: o bello iddio ch'ai cor per gli occhi spiri / dolce disir d'
, quando quel giugne / che 'l dubbio cor diversa- mente inchina. b. cavalcanti
una parola amica, / e il cor diverte ai placidi / gaudii d'un altro