avere veduto me schernito da te e dal tuo grande. lamenti storici, iii-
volatili il volo al cielo, lontano dal fango puzzolente della terra. g. b
(v. volatile); cfr. fr. volatilie (nel sec. xii)
= deriv. da volatile-, cfr. fr. volatilità (nel 1641).
a rotelle; poi è anch'essa inghiottita dal nulla. -dileguarsi velocemente senza
suff. frequent., sul modello del fr. volatiliser { nel 1611 con uso
, o per dir meglio, sminuzzato dal fuoco. magalotti, 1-82: per molto
nome d'azione da volatilizzare sul modello del fr. volatilisation (nel 1641).
cielo che, non seminando, son pasciuti dal padre vostro celeste. piccolomini, ii-106
magalotti, 2-99: toccato un gelsomino / dal fiato volator, / più fresco e
subito in tavola. = locuz. fr., propr. 'vola al vento',
lat. scient. volkameria, deriv. dal nome del botanico tedesco j. c
sec. xix); è registr. dal d. e. i. (che
colpo a volo. = voce fr., deriv. da voler (v
nuvole grigie, por tate dal vento, veleggiavano sul cielo cenerino.
comp. da vol [ume \ e dal gr. cu ^ a 'sangue'.
o convinzione. carducci, iii-5-141: dal verso trentesimo al verso cinquantesimo sesto della
; ma non mi sono stato però dal fare quel meglio che ho potuto.
cose. boccaccio, viii-1-79: quivi dal signor della terra e ricevuto e onorato
il quale non solamente il comandamento aspetta dal suo maggiore, ma quello, operando
co lo core insembramenti. = dal fr. ant. volentiers (mod.
lo core insembramenti. = dal fr. ant. volentiers (mod. volontiers
volonté 'volontà'), che è dal lai tardo voluntarìe, avv. di voluntarìus
vuo'consentire, che la felicità dipinta dal filosofo, sia una rara e alta idea
semi / piccioli assai, mentre in fuggir dal corpo / della sua gravità nulla non
(633): forse il lettore domanda dal canto suo chi fosse costei; e
dante, inf, 5-84: quali colombe dal disio chiamate / con l'ali alzate
dolce nido / vegnon per l'aere, dal voler portate. -libero volere
/ foran discordi li nostri disiri / dal voler di colui che qui ne cerne.
ogni bona alma affiena, / non sia dal voler vinta. -voglio dire,
un solamente. volgari, quando scendono dal potere, vanno nelle file dell'opposizione
eccezione alcuna, tutto quello che dipende dal buon volere. gioberti, 2-86: il
delle quali alcune crescevano come una -partirsi dal volere di qualcuno: non tenerlo in alcomunal
il voletto dell'incostanza. = fr. volet. volévole1, agg
) fino al rinascimento, evo- lutosi dal latino per aderire alle esigenze della comunicazione
sire italiana. carducci, iii-27-218: cominciando dal vulgare loquio'di dante e seguitando
non erro, ogni linguaggio volgare corrotto dal latino. -latino volgare-, quello dell'
roma antica e nei territori latinizzati, dal quale sono sorti le lingue e i
volgari del poliziano. carducci, ii-5-120: dal modo che scrive la umile prosa delle
sacchetti, x-proem:. pigliando essempio dal vulgare poeta fiorentino dante, che quando
lingua elaborata storicamente da ciascuna nazionalità sorta dal dissolvimento dell'impero romano d'occidente.
volgare? significa che un ente passa dal non essere all'essere, o che
film tedesco 'bel ami', in parte dal romanzo di maupassant ma congegnato da tedeschi con
a prio del volgo, che viene dal volgo. liburnio, 3-56:
alcool l'assopimento delle grandi idee rinnegate dal secolo. 2. espressione popolaresca
379: come ogni buona aristocrazia piglia origine dal popolo, così non è buona aristocrazia
, lat tardo vulgarttas -àtis, deriv. dal class, vulgaris (v. volgare