di indirizzo democratico, fondato nel 1872 dal garibaldino francesco pais-serra. carducci,
rivista di cultura, pubblicata a firenze dal 1908 al 1913 come settimanale, poi fino
... per escluderlo del tutto dal conclave, in occasione di vacanza, ha
, né ricordano cosa alcuna, se dal re non sian dimandati. 19
86: si debbono ripetere per quattro volte dal banditore le voci. 25
tortora, 11-86: nel medesimo tempo dal re fu spedito il marescial d'aumont govemator
7-114: come questi, poco dopo, dal fondo ad una voce conclusero che
collo. carducci, iii-i 1-337: dal racconto adunque del boccaccio... -scandire
lui le scintille di quel torrò dal patrio regno, / per dirti in viva
l'acqua al mulino, presa voce dal vicinato, narrò al padrone la pietosa
anima con una vocerellina che partiva proprio dal cuore. pascoli, 1-569: sto facendo
evocata dalla condoglianza dei famigli accorsi, dal compianto strepitoso che è nel costume della
= voce di origine corsa, deriv. dal lat. vox vocis (v. voce
« la voce », pubblicata a firenze dal 1908 al 1913 come settimanale, poi
né a difendere la sua libertà. fr. colonna, 3-19: e1 vipereo
stare a vociferare qui come un demente. fr. serafini, 35: e qual'
il fatto, e manifesta / e dal profondo la natura a tutti. -impers
. voce) e da un deriv. dal tema di ferre 'portare ^ (cfr.
accrescendo la vociferazione il calor naturale infiammato dal vino, rende il capo grave e pieno
, i-53: stette ascoltando e poco apprese dal vociferio indistinto, ché un subito movimento
cordialità. 3. caratterizzato dal ricorso al canto spiegato, da toni
viene del cerebro, e puote venire dal cerebro nervo apostemato, per lo quale quella
voce dotta, comp. da voce e dal gr. -oeiòrig 'simile a'.
al cretaceo inferiore. = deriv. dal lat vocontii, nome di un'antica popolazione
, di origine indeur., cfr. fr. e ingl. vodka (nel
in galera lentamente vogano, sono battuti dal comito, affine che più s'affrettino
per l'acqua del canale romanticamente lumeggiata dal tramonto. 3. figur.
uso comune; e fu scritto fino dal secolo xiv: 'che i cumani che allora
= da voga1, con influsso del fr. vogue (nel 1466).
voganti alle belle consorti / corciresi ritoman dal mar. -arald. che naviga
* wogen 'muovere, secondo altri, dal lai vocare (v. vocare),
v. vocare), con passaggio dal signif. originario, a quello dell'uso
. comisso, 1-219: egli che dal collo alle mani era tutto uno proporzione
. = voce dotta, deriv. dal lat. vogesus, var. di vosegus
vosegus 'dei monti vosgi'; cfr. fr. vosges. vòggolo, v.
colori e di voglie, e spaziando dal treno / pensa, al ritmo monotono,
d'una mandra di femminacce, spesate dal publico, perché quivi in onor della
deia di ben far partire. pannuccio dal bagno, 1-v-50: sens'alcun quazi par
, né scioglie l'amante. pannuccio dal bagno, 6-40: eo no o solo
= deriv. da vagliente-, cfr. fr. ant. voillance (nel 1160)
ragione guida il senso, il quale, dal caldo della voglievole giovanezza portato, non
i cani e gli uomini villani cacciano dal mezzo del bovile un fulvo leone, né
ramo ugrico del gruppo uralico. = dal russo voguly, cfr. ungherese vogul e
dante, par., 16-io: dal 'voi'che prima a roma s'offeria,
macchia da dirle voi. = dal lat. vos, di origine indeur.
sessanta collari dell'annunziata. = voce fr. (attestata in questo signif. nel
signif. nel 1538), comp. dal- l'imp. voir 'vedere'e là
cellate di dvorak. = voce fr. (attestata in questo signif. dal
fr. (attestata in questo signif. dal 1723), deriv. dal lat.
signif. dal 1723), deriv. dal lat. velum (v. velo