. ungaretti, xi-330: è venuta su dal tormento della ietra: dalla pietra,
voce dotta, lai victoria, deriv. dal tema di vincere (v. vincere)
ricevuto. d'annunzio, v-1-1128: dal ponte della nave carica di ghirlande come
del lago di garda) nella quale visse dal 1921 alla morte. d'annunzio
a vittorio emanuele ii edificato in roma dal 1885 al 1911 per celebrare l'unità
potenza ritornasse, / che strusse catellina dal conzuro, / s'io guardo ben con
per vittoriare il vostro quore. = dal lat mediev. victoriare, denom. dal
dal lat mediev. victoriare, denom. dal class, victoria (v.
s. bonaventura volgar., 51: dal quale pericolo per l'affezioni e desideri
o la celebra. -anche: caratterizzato dal verificarsi di una vittoria (un giorno
cupi del loro verde. = dal lai victoriosus, deriv. da vittoria (
dell'annona publica in tempo di carestia dal principe sovrano, o da ministri
essere battuto, ed oltraggiato e vitoperato dal consorto suo, e non potendosi quivi
alcmena nell'anfitrione di plauto era stata dal marito vituperata come disonesta, e gravemente
sul primo, come una dea scesa dal cielo apposta per farlo felice; poi mi
bellini, dalle fischiate de'guelfi e dal sogghigno del gran bor mi
e vituperio de la condizione umana, dal quale non campa persona nessuna, trattone la
di tanto vituperio? tu che non cessi dal farmi onta con le tue follie?
: l'arte comica dovrebb'essere sollevata dal vitupero in cui giace, lo spettacolo scenico
, lat. tardo vituperìum, deverb. dal class, vituperare (v. vituperare
giamboni, 4-443: sentenziato [nerone] dal senato nemico di roma, e vitiperosamente
(i-173): sentendosi madonna isotta dal marito a la presenza di tanti signori così
vituperosamente sgridare, fatto ben animo, e dal prencipe, che già data l'aveva
qualsivoglia pessimo trattamento ch'egli avesse ricevuto dal suo prencipe, que'segreti pubblicava al mondo
parole. f. badoer, lxxx-3-40: dal presente duca sempre pubblicamente sono state usate
pace). giamboni, 4-303: dal quale vinto vitiperoso patto il costrinse di
, approvazione (ed è spesso seguita dal nome di ciò o di chi viene
fazione di appartenenza (e traduce il fr. qui vive?). caro
vivacce a venirte a spogliare. = dal lai vivacìus (v. avaccio)
coloro che trassero l'origine da alcibiade e dal primo dionigi. f. f
belletto vivace, gli occhi tondi ingranditi dal bistro, va percorsa in perpetuità da
(v. vivo); cfr. fr. vivace (nel xiv sec.
, e spettabili cittadini, dovendomi partire dal vostro dolce e grazioso cospetto, e ritornare
, 3-336: li quali, avendo deposto dal patibulo il vecchio e già posto su
vivacità ed un vigore che veniva sin dal fondo delle viscere. comisso, vi-249:
se 'l presente rigagno / si diriva così dal nostro mondo, / perché ci appar
. arici, i-288: come che dal centro a'suoi vivagni / con rapida
vivaio di sterlett, che non era dal fiume lontano. amari, 1-iii-492: circondavano
vi- vaietto. = dal lat. vivarìum, deriv. da vivus
, che d. massimo licenziato s'era dal padre mio, dopo aver seco lui
e la lode delle belle opere viene appunto dal vedere vivamente rappresentato il naturale, con
la notte i corpi tenebrosi, tocchi dal suo fulgore, sparger ombra. de
ben divora. guittone, ii-xxi-34: dal principio suo fue costumata a pascer- se
grazia mille vivan- duzze. = dal fr. viande (nel 1050),
mille vivan- duzze. = dal fr. viande (nel 1050), che
viande (nel 1050), che è dal lat. vivenda, neutro plur.
= deriv. da vivanda-, cfr. fr. vivandier (nel xii sec.)
le bestie feroci e, in partic. dal ii sec. a. c.,