vénusien (nel 1872), deriv. dal lat. venus -tris (v.
(v. venusto); cfr. fr. venuste (nel xv e xvi secolo
voce dotta, comp. da venusto e dal tema del lat ferre 'portare'.
dante, par., 32-126: dal destro vedi quel padre vetusto / di
di tutte le mie soglie le gambute gru dal cipiglio scarlatto. = voce dotta,
che il giorno l'avea michele ricolta dal tessandro, stimò subito quel panno dover avere
: il nuovo venuto era un giovane dal viso adusto ed energico, quasi lucente
: costoro, venuti poverissimi e presto fr. colonna, 3-5: nella dumosa silva
, e in partic. venez., dal lai virìa 'braccialetto'; cfr. anche
foco inestinguibile e vivace / mandato in terra dal divino amore, / per infiammar ogni
sii verace: ed a qual fine / dal campo te ne vai verso le navi
marin. verbale di perdita: documento redatto dal comandante di una nave per constatare e
= deriv. da verbale, cfr. fr. verbalisme (nel 1876).
indicare di quale sorta principalmente sia tempirismo dal quale essa si origina. gramsci, 1-290
tratti. dole punto né accrescendole. fr. andreini, 61: il verace poeta
arazzi dai colori tenui. = dal portogh. varanda (nel sec. xv
pers., secondo alcuni; deriv. dal portogh. vara 'verga, pertica'(
, var. del comparat. veracìus dal class, verax -acis (v. verace
. da veratro-, è voce registr. dal d. e. i. (che
. da veratro-, è voce registi, dal d. e. i. (che
pasolini, 10-12: si è parlato tanto dal '68 al '7°> tanto, che per
, col suff. frequent; cfr. fr. verbaliser (nel 1587);
, lat scient. verbenaceae, deriv. dal class, verbenàca (v. verbenaca
verbigeration (nel 1886), deriv. dal lat tardo verbigerare (v. verbigerare
= voce dotta, comp. dal lat. verbum (v. verbo)
= comp. da verbo e dal tema di vendere, sul modello di fruttivendolo
discender piacque / u'la natura, che dal suo fattore / s'era allungata,
quanto esprime un'azione che si estende dal soggetto all'oggetto diretto. -voce del
un suo fine, non si trattiene dal dire e ridire verbosamente quel che chiede e
nostro cicaleccio spettacolare e linguacciuto e ininterrotto dal dugento in poi? 2. carattere
dichiarato alunno e seguace, venivano proclamate dal nostro studente, il quale ne faceva
. verbo); cfr. fr. verbeux (nel xii sec.)
= voce di area tose., forse dal lat. veruculum, dimin. di veru
di susine, di scarso pregio, dal tipico colore verde. soderini, iii-589
che produce susine, di scarso pregio, dal tipico colore verdastro. aretino,
verde, che presenta sfumature verdi. fr. colonna, 3-28: omni obiecto representantissi
dan- nifica la virtù verdadera. pagliari dal bosco, 148: le pasquinate sono
forma sempre. = adattamento dotto dal lat viridans -àntis, pari. pres.
viso in luogo scuro. = dal lat viridartum, che da virìdis (v
spaventosa, dove le tenebre erano rotte dal crepitante rosseggiar dei tizzoni, e da
= deriv. da verde-, cfr. fr. verdàtre (nel 1350).
in aspetto; / e 'l volto difendea dal solar raggio, / con ghirlanda di
carlino, invece, è sempre più attratto dal tappeto verde del casinò borghesi, ove
cittadine adibite a parco o a giardino dal piano regolatore. - verde attrezzato
7-330: in quale altra città il passaggio dal rosso al verde dei semafori, e
tjma letizia di una vita pur mo uscita dal verde, tutta color di rosa.
, rideva l'altro, ridevano i dal pero sul campo. rideva perfino coniglio
medici che ha subodorato il tranello tesogli dal principe, sputa verde. mangia amaro;
(v.). = dal lat. volg. * virdes, che
. volg. * virdes, che è dal class, viridis, deriv. da virare