essi non pareva tocco più che l'albero dal variare del cielo e dal pettegolìo degli
l'albero dal variare del cielo e dal pettegolìo degli uccelli. 6.
svevo, 8-820: l'altro addestrato dal primo, certo inconsapevolmente a vivere poco,
... della traversata. = dal fr. traversier (nel sec. xiii
.. della traversata. = dal fr. traversier (nel sec. xiii)
nel sec. xiii), che è dal lat. transversarìus 'trasversale', deriv
in media a 80 cm di distanza dal successivo, che ha la funzione di
guanciale, cuscino (ed è calco del fr. traversin). d'annunzio,
a quel termine cresce suo peso, dal mezzo in là indebolendo, esce del retto
, i-664: tutta la montagna battuta dal sole traverso odora d'erbe come un prato
così è descritto [jacopo ruffini] dal fratello romanziere giovanni nelle fattezze di cesare
tu sei ». -che è sviato dal retto comportamento morale; incline al peccato
trovati dalle spie del essercito di lodovico dal verme, che era nel territorio ai bologna
a costo al muro poco si sparte lungi dal muro, s'ella viene mandata discosto
muro, s'ella viene mandata discosto dal muro, ella molto discosta donde ferì nel
e presentato anche un poco alla traversa dal marchese, toccò sul più vivo l'orgoglio
che vien di traverso, messo innanzi dal caso e privilegiato dalla simpatia.
nel mezzo della impresa, fu ferito dal traverso d'una lancia per mezzo il
, e ogni gran peso, ma tocche dal fuoco, scoppiano e si sgretolano.
e sfiora la traversa. = voce fr., pari pass, di travestir (
da metropoli. = comp. dal pref. lat. trans 'attraverso, oltre'
, travestito de'panni di ferondo e dal suo monaco accompagnato, v'andò. alberti
despitto, / dicesi invan tentata d'amor dal re d'egitto. pellico, 2-193
nei ceti popolari si avvertono i riflussi dal comunismo in crisi; nei ceti borghesi
povero 'travet'. = dal nome del protagonista della commedia piemont di
monsù travet (1862), che è dal torinese travet 'pezzo di legno'(v
forza morale'; forse con sovrapposizione del fr. travette 'uomo di scarso valore'.
lepre ha travettato il poggio. = dal lat. transvectdre, frequent di transvehère,
trave. paiono bene spesso fallaci e travianti dal fine, ci guida il cielo travétto2
quella amari, 1-i-223: la morale insegnata dal clero, traviante lunfiumana predominava la corrente
sone senza volto, che stento a distinguere dal nome; sbiadite, tane da
15-ix-1861]: sì, crolli tanente dal guales il traviarono per boschi di lungi bene
voce dotta, comp. da travet e dal gr. nóxig 'città'? frodi
ella più che., qualche leggero travviamento dal sentiero parte, ove dèe avere
travia certo più che spesso: ma esercitate dal demonio. negli stessi suoi traviamenti bisogna
forto per traviare l'animo d'amarilli dal pensar alla morte. fiata.
all'ultima diè ventura / chi dal primier disio / traviò così lunge i pen
tutto contraria. 4. forviare dal vero: trarre in inganno, in errore
run'altra cosa maggiormente traviati, che dal non avere avuto del vero dio la
cui non possa fondarsene qualche sospetto. dal sospetto nasce il dritto di traviarla e
solo l'intero capitale. -fuoruscire dal proprio alveo (il corso di un fiume
copre e fa traviar la corrente d'arno dal suo proprio e diritto sentiero, impedendogli
uomo che a mente calma e ragionando travia dal proprio dovere, dà, a mio
data di ministrarla. 9. discostarsi dal vero, cadere in fraintendimenti, in
, 3-7: ma in questo travia lucrezio dal vero, impe- roché se ben i
, dovessi trattenermi dentro a'confini prescritti dal titolo, e non traviare sì largamente
. l. salviati, 1-2-150: dal quale stile, se non dirado, e
traviare. amari, 1-iii-847: non traviarono dal gusto orientale i fondatori della zisa.
tornare a favellare. = comp. dal lai trans 'attraverso, oltre'e da un
), agg. che si è allontanato dal cammino o dalla rotta intrapresa; che