. graf, 5-577: l'ore dal piè leggiero trassero novamente / ritmiche danze
il ferro tragge. -far esalare dal terreno, far evaporare. dante,
prelevare, estrarre, staccare, svellere qualcosa dal luogo in cui si trova inserito,
conficcato, incastrato; togliere una gemma dal castone. - anche: raschiare via
ferro, tinto / di sangue, che dal petto s'avea tratto, / porse al
, lo ferì e ne traea tasta dal petto. calvino, 12-119: avvoltoi bluastri
per mio rossore, / trarlo tentai dal core, / e ne credei morir.
-per estens. liberare l'anima dal corpo. s. gregorio magno volgar
del diavolo, né anche ogni tentazione è dal di- monio, ma...
e trasse a forza di danari gli schiavoni dal canto suo. algarotti, 1-iv-182:
. 11. portare ad esistenza dal nulla, creare (dio).
ad extra', e traendo questo bel mondo dal nulla. lemene, ii-117: era
composto avante / che lo traesse iddio dal nulla informe. pananti, ii-126: dagmi
languente / tutte le cose dio trasse dal niente, / ei da tutte le cose
ha tratto. -distaccare èva dal corpo di adamo (dio).
fratei naturale del detto, al quale dal cardinale erano stati tratti gli occhi,
achillini, 1-130: vo'trarmi amor dal petto, e trargli l'ale, /
penne al mio fuggire. -eliminare dal corpo concrezioni o umori dannosi o corrotti
per sé. tasso, 10-27: sospirò dal profondo, e 'l ferro trasse.
rappresentato achille in atto di trarre la spada dal fodro, fermando un ginocchio a terra
tu vedi loro non nasce se non dal non saperlo trarre fuori. falier, lii-3-12
pavese, i-ioi: il rosso traeva dal mozzicone le ultime boccate, con cautela
scottarsi le dita. -suggere alimento dal terreno (le radici delle pian- te
? 18. estrarre, cavare dal suolo, dalle viscere della ter
trager oro / a poco a poco dal fiume che 'l mena, / pensando m'
dall'oroscopo, / al pescator tragge dal mare il pesce. f. cetti,
la quale in convenevole quantità si tragga dal mare sardo. 19. far
. 20. togliere un oggetto dal luogo in cui è posto, custodito
d'oro. borgese, 1-255: trasse dal portofogli cinque biglietti da mille e li
fame commercio. -sfilare un anello dal dito. balducci pegolotti, i-ioi:
centocinquanta copie. -togliere il cappio dal collo al condannato, la ca- prelevare
vicini, ancora che infetrasse il capestro dal collo, e le mani li sciolse abbracciandolo
con somma amorevolezza. dottori, 3-28: dal giogo de'nemici / della debolezza di quello
il filo dalla rocca; svolgere la seta dal bozzolo. perdenti / di
passare l'aria trattasi la sete cagionatale dal timore e dalla fatica, dubbiosa nell'un
del petto. bruni, 79: se dal bel labro a me trarrete / solo
occhi lacrimosi affisse, / e traendo dal cuore alto sospiro, / quando il permesse
ii-6-86: invan per trarlo dal fatai periglio / l'amante afflitta fra
sa scioglier canto, / e rauco trae dal sen note di duolo. arici,
iii-600: tale un gemito / dispettoso dal sen cupo traendo, / così proruppe
[istinto] accoppiò i primi studiosi dal loro solitario ritiro traendoli. -mandar
32. cavare una salma dalla cassa, dal sepolcro (in partic. come forma
dalle mani, si trasse ancora lui dal primo suo proponimento, dando parole a
o, comunque, sgradita; liberare dal timore, dall'errore, dal peccato
liberare dal timore, dall'errore, dal peccato, dalla passione amorosa (anche con
tranne. fra giordano, 5-108: dal seme del padre venne nel ventre della
fuori. dottori, 68: io dal confuso popolo mi traggo, / abbonisco