voce dotta, comp. da torbido e dal gr. hétqov 'misura'. torbidità (
fondali marini, originato da frane distaccatesi dal margine della piattaforma o della scarpata continentale,
8-2-300: non intendo del tempo diffinito dal filosofo, ma se quando fu fatto alcuna
torbida d'inverno. ungaretti, i-42: dal bastimento / verniciato di bianco / ho
saturno, quando il lume loro derivasse dal sole? certamente debolissime, torbide e
già mai stanco nocchiero, / com'io dal fosco e torbido penserò / fuggo ove
e torbidi pensieri. lemene, ii-292: dal sacrificio io tomo, / ma con
: una ragazza che si lascia prendere dal desiderio del lusso ed accetta un appuntamento un
alterato dalla collera, dalla stizza, dal rancore, dall'ansia (una persona
, / due anni e trenta avea dal dì ch'io 'l tolsi / a quel
ebbi un èmpito di sollievo come rinata dal torbido di una paurosa avventura. saba
che tornano a guastare il sere = dal lat turbìdus, deriv. da turbare (
parlarmi,... mi leverò dal cuore ogni torbido che potesse oscurarmelo. della
virtuosa, profumatamente pagata. = dal fr. tourbière (nel sec. xiii
, profumatamente pagata. = dal fr. tourbière (nel sec. xiii)
comp. da torb [a] e dal tema del lat. f erre 'produrre'.
comp. da torb [a \ e dal tema dei comp. del lat facère
comp. da torb [a] e dal tema del gr. yevvóu) 'io
né torbiglione alcuno. = adattamento del fr. tourbillon, che è da un lat
. per estens. reso cupo, offuscato dal maltempo, dall'approssimarsi di perturbazioni,
, 1-4-15: essendo il navigio tempestato dal cielo orribile e turbo e dal pericolosissimo
tempestato dal cielo orribile e turbo e dal pericolosissimo mare, [il filosofo stoico]
e còrsa (tórbu), che è dal lat. tardo turbus, per il
alle sue teste dua fazzoletti, un dal capo e un dalla punta, con contrarie
a diritta e si trovano fuor di strada dal lato opposto. boine, ii-122:
montane del reno, il quale di là dal promontorio si torce a sinistra in gran
... l'alte stelle torcer dal proprio corso. n. franco, 4-12
seneca e dice che quando dovea andare dal levante e ponente, e quelli tornò
mò dall'ostro al settentrione, mò dal settentrione all'ostro torcendo il viaggio.
. b. tasso, ii-57: dal sicuro mai diritto cammino / di virtute non
: il fare del manzoni è diverso dal fare de'più, che, togliendo la
, 2-252: erano stati sospesi in napoli dal loro officio 7. distogliere lo
della giustizia, ma l'un corrotto dal dinaro, l'altro dall'amor d'alcuna
martello, 6-i-256: il mio biasimo / dal secol reo la data lode or torcesi
, xi-1-165: il decreto essendo confermato dal papa e un cardinale essendo andato a eseguirlo
esse particelle e composto, si torce dal suo cammino e quasi viene a spezzarsi,
per qualunque querela che si farà, torcerò dal cammino giusto e retto, perché una
e che niuno per l'ordinario torce dal buon sentiero. pascoli, ii-441: il
, si distoglie a mano a mano dal bene che è vero bene e si torce
/ doveva, el sa, ch'io dal ver non mi torco, / che pure
nostre classificazioni a conoscere quanto mai torcesser dal vero quei metafisici i quali definirono la
et a cader, per numero, dal numero del meno, ch'egli è,
, 2-xxiv-38: shakespeare al contrario spicca dal tralcio e ci offre il grappolo pieno,
non lo potrei; et essendo essa torchiata dal male, incominciò combattere cum li missi
ci abbattono i sentimenti. = dal lat. tardo torculàre (v. torcolare2
per stampare negativi fotografici (attualmente sostituito dal bromografo, ma ancora frequentemente usato per
copiose e chiare, procuri... dal torchio di vienna l'opera in latino
spavento indicibile, e mi ha preservata dal peccato capitale... di rar gemere
di solo passatempo a chi è imbarazzato dal suo ozio. ghislanzoni, 10-61: tutti
sotto i torchi. -uscire dal torchio, dai torchi: venire stampato,