tinnito quale il suono della citerà. fr. colonna, 2-83: l'acqua.
= voce dotta, comp. dal lat. thynnus (v. tbnno)
. thynnus (v. tbnno) e dal tema del gr. oxojtelmo 'vedo'.
suo tinnullo invito? / chi svolge dal cielo i gomitoli / d'oro? montale
strido della marmotta / quando s'affaccia dal suo buco. = voce dotta,
a piangere come un asino. = dal lat. tardo tinus, forma parallela del
tinus) simile al viburno. fr. colonna, 3-288: in la prima
provvedimento a tutto ripararono, avendo essi dal lato di dentro poste in un tratto
, 1-173: gioia strappar le gramigne e dal cupo tinozzo / mescer la tetra broda
con una tinta rossa o celestina, / dal muro nessuno la cancellerà. a.
gran parte della valsassina, che ieri illuminata dal sole poco alto era d'una tinta
di tinta accesissima, che pare colato dal più sugoso pennello di jacopo velasques
al vialetto. alla luce smorta che filtrava dal folto dei pini, il suo viso
ecc. -anche: componente caratterizzante (dal punto di vista sia formale sia contenutistico)
tintarèlla (v.). = dal lat. linda, pari. pass.
disfatta e vergognosa toscana. = dal fr. tintamarre, con mutamento di genere
e vergognosa toscana. = dal fr. tintamarre, con mutamento di genere.
tintinnante (un suono). fr. colonna, 3-205: dentro delle quale
e con eschillo, / dovevi allor andar dal luminarlo / del più maggior saper,
= etimo incerto; voce registr. dal d. e. i. (che
la brezza / del vespro, salutanti dal bel grembo selvaggio / di un bosco
, di origine onomat.; cfr. fr. ant. tintiner.
lat. scient. tintinnidae, deriv. dal nome del genere tintinnus, che è
nome del genere tintinnus, che è dal lat. tardo tintinnus (v. tintinno
scossa nel liberare le groppe delle mule dal carico, i pochi sonagli che queste
tradusse, sembrandogli un tal verso lontano dal ricercato tintinno della rima, a poema
tenero spirito e giovenil si moke / dal soave tintinno, ed ama il verso /
tintinnus e tintinnum 'campanello', deriv. dal class, tintinnare (v. tintinnare)
sottomarini, se ne vanno per acque tinte dal nembo, con dinanzi il liquido buio
da un peccato; dominato e ottenebrato dal vizio (la mente). dante
voce dotta, comp. da tinta e dal gr. nérgov 'misura'. tintonare,
nico nessun rapporto. = dal lat. tardo tinctor, -òris, nome
che assume un determinato colore. = dal fr. tinctorial, deriv. dal lat
assume un determinato colore. = dal fr. tinctorial, deriv. dal lat.
= dal fr. tinctorial, deriv. dal lat. tinctorìus (v. tintorio)
3. uva tintoria: uva prodotta dal vitigno tintore. = voce dotta,
celestino divennero patrimonio comune nella filanda: dal ritrovato di un nuovo sistema di candeggio
la bianca rosa prese tintura di porpora dal sangie di citerea. 4.
; coloritura di un'opera, determinata dal gusto di un'epoca o di un ambiente
leggera. tommaseo, 1-144: prendo dal rosi la tintura stomatica per la g.
? venite la mattina a vedermi levar dal letto. -e poi, un poco di
non istà male. = dal lat. tinctura, nome d'azione da
= voce dotta, comp. dal gr. ùeiov (v. tio1)
. = voce dotta, comp. dal gr. ùeìov (v. tio1)
= voce dotta, comp. dal gr. fteìov (v. tio1)
= voce dotta, comp. dal gr. fteìov (v. tio1)
= voce dotta, comp. dal gr. ftetov (v. tio1)
= voce dotta, comp. dal gr. fteìov (v. tio1)
= voce dotta, comp. dal gr. ùelov (v. tio1)
= voce dotta, comp. dal gr. fteìov (v. tio1)