tiglica: sostanza liquida incolore, dal forte profumo di mandorla, otte
chim. sostanza di natura resinosa estratta dal crotontiglio. lessona, 1468: 'tiglina'
dai semi del 'croton tilium', e dal 'jatropha curcas'. questo principio è giallastro
v.); è voce registr. dal d. e. i. (che
neri e bianchi e talvolta di rossi, dal tiglio e dalla grana di uella
= voce dotta, comp. dal gr. thyna -axoc 'contatto'e da morfosi
= voce dotta, comp. dal gr. thyjia -axoc; 'contatto'e da
= voce dotta, comp. dal gr. tkyna -axoc 'contatto'e xà ^
= voce dotta, comp. dal gr. olyna -axoc 'contatto'e da tatti
= voce dotta, comp. dal gr. fhyiia -axoc 'contatto'e da tropismo
tigna brama, / colui potei che dal servo de'servi / fu trasmutato d'
vigna ha tigna. ibidem, 155: dal capo vien la tigna. ibidem,
la tignaccia che gli scanna. = dal lai tinéa o tinta, di origine incerta
selvatici, ginepri e pinastri. = dal lat. tardo tiniatìca [herba],
a tiniarìa 'polio', che è dal class, tinéa (v. tigna)
= voce dotta, lat thymiama, dal gr. fh>|ila|ia (v. timiama)
guardagli bene che non tignino. = dal lat. tardo tineàre, denom. dal
dal lat. tardo tineàre, denom. dal class, tinéa (v. tigna)
(un legno). fr. colonna, 2-125: la natura di
tignazza di capelli neri crespi. = dal fr. tignasse, deriv. da teigne
di capelli neri crespi. = dal fr. tignasse, deriv. da teigne 'tigna'
offeso da tarli o tigni, ma ancora dal fuoco si difende. caporali, i-89
tignuole chi ha vigne. = dal lat. tardo tinéola, dimin. di
. del piemont. tignùn, che è dal fr. ant. tignon (nelxvi sec
del piemont. tignùn, che è dal fr. ant. tignon (nelxvi sec.
una tignosa, cosa poteva ancora sperare dal mondo, essa, ignorante, brutta,
, 170: dall'invidioso guàrdati come dal tignoso. 9. dimin.
ed ar- coreggiare. = dal lat. tardo tineosus o tiniosus, deriv
rivolto a tramontana. = adattam. dal fr. ant. tignon (v.
a tramontana. = adattam. dal fr. ant. tignon (v. tignone
al tempo dei primi giochi ne ricavavano [dal minerale] una vernice con la quale
= voce istriana, deriv. dal lat. tugurìum (v. tugurio)
. tomizza, 3-237: « 'tigòr'dal lat tugurium. qui sempre = stalla
bassano (1918). = dal nome della regione del tigrày, nell'etiopia
frantumi marini e di sabbia vulcanica prodotta dal nuitamento di lave triturate. 3
pari, pass.; cfr. anche fr. tigré (nel 1718).
, quelle bestie fiere, / che vengano dal vento generate, / alcuni sono stati
regioni centrali dell'eritrea; è attestata fino dal sec. xv, ma in passato
figli degli immigrati. = deriv. dal nome della regione etiope del tigrè.
comp. da tigr [e] e dal suff. gr. -oeiòf) g 'simile
voce dotta, lat scient. thylacis, dal gr. thaàxii 'marsupio', di origine
dotta, lat. scient. thylacinidae, dal nome del genere thylacinus (v.
dotta, lat. scient. thylacininae, dal nome del genere thylacinus (v.
lat. scient. thylacinus, deriv. dal gr. fhaàxri (v.
dotta, lat. tigris, che è dal gr. xtygig, di origine iranica.
parlata da tali popolazioni. = dal nome amarico della regione tigrè (in tigrino
l'animo, rindole). fr. colonna, 3-393: non fue modo
vistosi e chiazzati il cui colore varia dal giallo al rosso porpora; la specie più
lat. scient. tigridia, deriv. dal class, tigris (v. tigre
1-4-177: vede [psiche], uscita dal rischio, a l'ombra assiso /