voce dotta, comp. da tenda e dal gr. nòta? 'città', sul mo
d'annunzio, iii-2-277: ne pendono [dal telaio] i fili innumerevoli dall'ordito
riparato da una sorgente di luce o dal sole o scarsamente illuminato (e spesso è
volendosi ricordare di ciò che esso avea dal suo signor ricevuto. fiamma, 1-11:
tene re, fuggire / dal lago d'acheronte e dalrorrendo / urlare e
rispetto del vedere che ha l'anima separata dal corpo. girolamo da siena, i-95
pittura e disegno del quale [andrea dal castagno] fu per il vero eccellente e
letter. confondere, obnubilare, distogliere dal retto intendimento, privare di lucidità,
dotta, lat. tenebrare, denom. dal plur. tenèbrae (v. tenebra)
dalle tenebre. -in partic.: ricoperto dal cono d'ombra di un corpo celeste
; reso cupo, fosco dalle nubi, dal maltempo (il cielo).
varano, 1-152: tu non sorgesti già dal tenebrato / caos informe, onde il
2. figur. disorientato, distolto dal retto intendimento, privo di lucidità,
. -in par- tic.: traviato dal peccato; non illuminato dalla luce della
, 14-312: tenebrato nel viso, tolse dal taschino lo sfumino: così celeste com'
riparato da una sorgente di luce o dal sole o scarsamente illuminato (anche con
bergamasca, 70: ke vo'n'aidé dal fog ardent, / dai tenebri e
mai non si turbò, né partissi dal suo creatore. 3. figur
. 6. oblio, dimenticanza provocata dal trascorrere delcoli e pezzi grossi di tenebrionidi (
voce dotta, lat scient. tenebrionidae, dal nome del genere garle il tempo,
voce dotta, comp. da tenebra e dal tema del lat. ferre 'portare'.
ant. avvolto nelle tenebre. fr. colonna, 3-53: me obstupivi et
voce dotta, comp. da tenebra e dal tema dei comp. del lat.
penso che il 'tenebrismo', comune fr. colonna, 3-54: et sencia mora
. da tenebra, n. io e dal tema del gr. tpéqto 'porto'
/ tenebrosissimo insospettabile / scantinato / convenuti dal monte e dal / piano vi incontrate
insospettabile / scantinato / convenuti dal monte e dal / piano vi incontrate? -con
1-1-145: i pianeti tutti ricevono il lume dal sole, essendo per lor natura tenebrosi
per sé tenebrosi e solo risplendono illustrati dal sole. 2. che arreca
, / come caduto il sol fosse dal celo. ariosto, 18-142: stendon le
rivelazione; obnubilato, confuso, distolto dal retto intendimento. cavalca, 6-1-118:
dall'occhio dell'anima ben sano, e dal vedere puro e schietto della volontà,
. caroso, ii-33: luci, dal cui chiarissimo splendore / de'torbidi pensier
croce, iv- ii-173: sono andato dal tenente qui comandante dei carabinieri per fare
generale hazfelt al soccorso di praga minacciata dal panier, si diportò v. s.
il vice-comandante, tenente colonnello nicolosi, uscì dal portone del comando, zoppicando per un'
assessore, chiamato tenente, deputatovi anche dal consiglio d'indias. 4. dimin
ingl. ant. tenant, che è dal fr. tenant (v.
. ant. tenant, che è dal fr. tenant (v. tenente1
la luogotenenza de'medesimi governi fu conferita dal re al signor d'estrades...
. - tenersi la pancia, i fianchi dal ridere: ridere scompostamente, a crepapelle
, spero, si terrà i fianchi dal riso, pensando al triangolo che si
lasciare il paese, si tenevano la pancia dal ridere. borgese, 1-215: «
verso, l'altra o tenghi forte dal canto suo o tiri dalla banda opposta.
d'una catena che 'l tenea avvinto / dal collo in giù. machiavelli, 1-i-323
della guerra fra i turchi e i persiani dal 1577 al 1581, lii- 13-438:
essendo [didone] richiesta e molestata dal re giarba di maritarsi a lui, tennelo
andiamo, io credo che vi potrei tenere dal battere una tarantella d'allegrezza.