agl'inglesi furono cagione di sviarli e allontanarli dal camino. filicaia, 2-2-80: siccome
se avverso o prospero / sviollo un tratto dal natio paese. bacchetti, 12-266:
o ruscello, ne isviano l'acqua dal corso e letto suo, e doppo che
conduce a trieste. -ant. espellere dal corpo umori nocivi. bati del corpo
, l'amato dall'amante, le truppe dal comandante). -per estens.:
. -letter. separare l'anima dal corpo (e ha valore enfatico e
tarmonia, / che spesso l'alma dal suo velo svia. -far passare
nemica, / sì che io sviato dal mio scampo fui. leonardo, 2-94:
forse più rispetto auto di non sviarlo dal studio, che te medesimo porre al pericolo
smarrisce la sua funzione strumentale e svia dal rispetto sincero del fatto. -dissuadere dalla
di sviare la gente dalla divozione e dal favore di martino. bresciani, 6-xv-27:
alcun fidel amico / che me sviasse dal sentier fallace. delminio, 380: la
380: la sapienza, volendo sviarci dal vino, cioè da la scienza de le
, un'osteria / che svia il pensiero dal sangue / degli atridi.
me i tuoi pastori t'hanno sviata dal tuo buono e umile e povero stato
magalotti, 26-328: sua madre fu sviata dal re mentre era principe, condottagli di
parole latine senza ponto mutarle, e dal lor primo nascimento sviarle, ne le sue
sviar tanto più gli occhi degli uomini dal segno, se pone egli medesimo la mira
. -sparpagliarsi, disperdersi; uscire dal gruppo. ramusio [oviedo],
o per figura, agili meno, / dal centro svian, nel vortice del sole
salute ad ella / l'alma ferita che dal cor si svia. 14. deviare
reggere le inclinazioni, accioché non sviassero dal retto. carducci, iii-20-362: pare lo
tu sempre preghi per chiunque si svia / dal luogo el qual s'aprì co'la
5: chi fa che sì lontan dal ver mi svio? bembo, 10-vi-304:
forme (talvolta viete) non sviano dal vero sentimento intimo del grande dalmata.
colombaia, n. 4. -sviare dal seminato: v. seminato2, n.
n. 4. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
comisso, v-248: una pernice sviata dal suo stormo da un temporale impetuoso.
temporanei, in sulle prime sviati, intontiti dal 'pum pum'e dalla 'gibigianna', lo
4. allontanato dalla verità e dal bene; indotto a comportamenti impulsivi,
il sospetto però me la fa credere sviata dal marchese ode- rico. bellori, 2-426
. papini, 27-463: asceti sviati dal demonio. -corrotto, depravato;
e scapata, finiva per essere licenziata dal servizio. -sostant. f.
sviata, anche per capitoli interi, dal suo ritmo grandioso. -che ha
con una voce sviata e resa tremante dal pianto, « che ho fatto tanto per
in altri grembi. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
va con prestezze o fugge. viene dal fuggire dalla vigna, quando alcuno vi
le cosetue svigliacamente. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
tutto il mondo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
pazzia del capo. = comp. dal pref. lat ex-, con valore di
diede a suo figliuolo. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
ora in cotale mainera era questo isvigorito dal dimonio. leopardi, ii-362: la
si lasciano i tralci lunghi, svigoriscono dal gambo, e si abbandonano.
secolo decimonono. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
accoglie più numero. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privai
di pregio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
1-5: 'uomo sospeso', cioè frustato dal boia, esposto agli urli e ai