una intera generazione. = comp. dal pref. lat exr, con valore privativo-detrattivo
delle frasi svecchiate, e non registrate dal 'dizionario'né sentite dire dalla serva.
da altre granaglie. = comp. dal pref. lat ex-, con valore privativo-detrattivo
deriv. da svecciare; voce registr. dal d. e. i. (che
ciro di pers, 3-71: tal dal freddo aquilon lo sveco audace / vien
ragazza di qualcun altro. = dal ted. schwedisch per tramite del fr.
= dal ted. schwedisch per tramite del fr. suédois (nel sec. xvi
] fu svedovata. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
quando sono infreddata. = comp. dal pref. lai ex-, con valore privai
20-390: quando dormono, io gli svegghio dal sonno. 2. intr.
intr. con la particella pronom. scuotersi dal torpore spirituale. scala dei claustrali
.: per scuotere energicamente una persona dal sonno o, al figur., per
cadetta a dargli la sveglia e a cacciarlo dal suo letargo. -ant. squillo
5. ant. strumento a fiato dal suono particolarmente squillante. leggenda della
svegliaménto, sm. disus. il destarsi dal sonno, tornando allo stato di veglia
la letargia e lo svegliamento dipendano unicamente dal freddo e dal caldo dell'atmosfera.
lo svegliamento dipendano unicamente dal freddo e dal caldo dell'atmosfera. 3.
{ svéglio). scuotere, destare dal sonno, far cessare di dormire.
: svegliati, ermione, / sorgi dal tuo letto d'ulva, o donna dei
e. cecchi, 9-65: svegliarlo dal sonno della morte col ricordo dei loro
una buca. -destare un animale dal letargo. tasso, 11-iii-1080: dove
dell'aria, il quale, venendo prodotto dal corpo sonoro e d'ogni intorno egualmente
più con la particella pronom. destarsi dal sonno, passare alla condizione di veglia.
cavalca, vii-84: ripreso s. gerolamo dal giudice eterno, al cui giudizio fu
: la donna [la madonna] allor dal suo pasmo si sviglia / gridando:
dolorosa. gobetti, ii-256: svegliatici dal dolore per non più tornarci, il
: fa sì che nell'occhio medesimo dal soave toccamente ed impulso de'pochi minimi della
il fiume di adda. = dal provenz. esvelhar e fr. ant.
= dal provenz. esvelhar e fr. ant. esveillier, che è da
exvigilàre, per il class, evigilàre, dal pref. ex-, con valore intens
piu piccolo ballo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e si fuggirono. = comp. dal pref. lai ex-, con valore privativo-detrattivo
(superi, svegliatìssimó). destato dal sonno; sveglio, che non dorme.
e stizzavasi contro chi l'aveva scrollato dal sonno. -lucido, vigile;
qualsiasi espediente atto a svegliare una persona dal sonno o, anche, a tenerla
2. per simil. ciò che scuote dal torpore e dall'inerzia e che serve
mattino di fronte alla casa delche scuote dal sonno. l'amata; mattinata.
svéglio1, sm. ant. risveglio dal sonno. siri, ii-1536: allo
, sm. ant. strumento a fiato dal suono squillante un tempo frequentemente usato in
ammutolati / ma ben parea quel suon dal cielo uscito; / trombe trombette maschere
ci saranno. redi, 16-i-14: e dal poggio vicino accorai e suoni / talabalacchi
adattamento del venez. svegràr, comp. dal pref. lat. ex (con
denom. da vegro 'incolto'(che è dal lat. vetus vetèris 'vecchio': cfr
e l'invenzione. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
poter concludere, se non avevano nuovi assensi dal loro gran duca. forteguerri, iv-341
suo terrore. pirandello, 8-941: e dal tono della voce e dagli occhi traspariva
alfin svelar / come siete ambe tradite / dal dar fede a quelch'appar. g.
, 10-75: pieno di dio, rapto dal zelo, a canto / a l'
, 1-323: ma qual hai frutto / dal non svelarti al padre? c
davanti a romualdi. = comp. dal pref. lat. * ex-, con