voce dotta, comp. da suicida e dal tema del gr. jialvoncti 'sono
. = voce dotta, comp. dal lat. sui 'di sé'e da coazione
. = voce dotta, comp. dal lat. sui 'di sé'e da determinazione
, lat scient. suidae, deriv. dal class, sus suis (v.
= voce dotta, comp. dal lat sui 'di sé'e da distinzione (
coniata da buonarroti il giovane, deriv. dal lat suillus (v. suillo)
suillo, agg. che si ricava dal maiale. tanaglia, 1-665: se
= voce dotta, comp. dal lat. sui 'di sé'e da illusione
tra quelli nel senso suindicato, fu scritto dal nostro cesare paribelli. verbali del consiglio
voce dotta, comp. da suino e dal tema del lat. colere 'coltivare'.
, che riguarda o che si ricava dal maiale. monti, 9-599: rosolar
suiproprietà = voce dotta, comp. dal lat sui 'di sé'e da proprietà (
. = voce dotta, deriv. dal lat s « [ws], sul
. = voce dotta, comp. dal lai sui 'di sé'e da sufficienza.
lat. mediev. suitas, deriv. dal class, suus (v. suo
reciproco di dati. = voce fr., propr. 'séguito', deriv.
. = per anton., dal nome della sposa celebrata nel cantico dei
= voce dotta, deriv. dal lat. sulcus, di origine incerta.
d'annunzio, iv-2-162: nel chiarore discendente dal crepuscolo raggi sulfurei e violetti si mescolavano
più non posso abolirla. il fuoco, dal ciel piovuto non bastò ad ammorzare l'
= voce dotta, lat scient sulidae, dal nome del genere sula (v
medica o la sulla. = dal lai tardo sylla, forse di origine mediterranea
di pietra-mala. beccaria, ii-315: dal quadro sovraesposto al n. 1 appare sufficientemente
udienza sultaniale, credo che le mie lettere dal sahara finiscano. sultanino1 (
oriente e del nordafrica e, a partire dal xvi sec., più comunemente riferito
, baracani, sultanpuri. = dal nome della città indiana di sultanpur.
sunbul; la var. è registr. dal d. e. i. (che
= voce dotta comp. da sumero e dal gr. yqùnna -atog 'grafia, scritto'
voce dotta, comp. da sumero e dal gr. xóyog 'discorso'. sumerològico,
dotta, lat. mediev. summa, dal class, summa (v. somma)
del regno. = comp. dal lat. sub (v. sub *
., propr. 'cima, vertice', dal fr. sommet (v. sommi
, propr. 'cima, vertice', dal fr. sommet (v. sommi
= voce venez., comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. imbriani, 1-64: metteva, sin dal momento, il suo portafogli, i
figliuoli morissi. vico, 4-i-820: dal diluvio fu conservato noè con la sua famiglia
cavalli, lii-3-125: aver un salvacondotto dal signor turco perpotergli mandar un uomo suo a
il socio suo spogliare / andria di là dal mare e della terra. foscolo,
veracissime dichiarazioni di stima e d'affetto dal suo obbligatissimo e devotissimo. c. e
ha cicisbeo / che la possa staccar dal suo taddeo. gozzano, ii-183: alla
: sì corno / ten lo scolar dal so maestro l'arte. iacopone, 58-3
una persona, in par- tic. dal fascino della donna amata. giacomo da
all'operaio un ideale che non scaturisce dal suo stesso cuore, lo persuadono a tradire
umano). leopardi, 32-60: dal caro / sangue de'suoi non asterrà la
aveva tutti dalla sua. -dal suo: favorevole a qualcuno. b
nobilità avea giurato: il popolo gli pareva dal suo. -dare a tutti il suo
di quel d'altri. = dal lat. suus, di origine indeur.
anche qualchesuocerone anche ben insediato. = dal lat. tardo socèra (che sostituisce il
in vecchia suola di cammello lustra e sformata dal ciaro, suòciero, suòcioró
suocerino, suoceretto professore! » = dal lai socer -èri, di origine indeur.