. luca pulci, 1-6-arg.: dal soldan venne armata saracina, / che
in silenzio che, parlando, isturbarmi dal mio dolce penserò! aretino, 27-i-1-112:
: egli andava sturbando la leggiadra ninfa dal suo lavoriero. segneri, iii-2-73: vi
caffè alla bottega. 8. rimuovere dal posto occupato o dalla posizione di potere
il tentar con parole in alcun modo / dal suo seggio sturbarlo e fin dall'imo
mano degli emuli per tentar di sturbarlo dal posto, ad ogni modo cesare..
tende fare o ha ormai intrapreso; trattenerlo dal compiere un'azione. orlandi,
andreini, cv-113: orsù, andiamo dal signor alberto prima che altri venga a sturbarci
giuglaris, 370: non mi sturbate dal sfogare il mio affetto. baretti,
da spostarsi troppo. si sturberebbe, dal crepacuore. pasolini, 3-131: uno alzò
pontefice cominciò a sturbarsi alquanto. = dal lai exturbàre, comp. da ex-,
li fanno sopra. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
gli desse dolore, = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
suo vaso, che non si poteo tenere dal prognostico. = nome d'azione da
, incimurriti. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce dotta, lat scient sturnidae, dal nome del genere sturnus (v.
,., riconoscibili dalle ampie mantelle, dal cappello di feltro calato sugli occhi,
feltro calato sugli occhi, dallo stuzzicadenti e dal mezzo toscano incastrati fra le labbra.
-di animali: grattare, punzecchiare. fr. serafini, 48: non vi è
a segno che egli fece uscire sangue dal naso, stuzzicandosi. -con valore
: noi stuzzicheremo tanto che salteranno fuora dal letto, e noi daremo poi loro molte
si calpestino. -intr. fr. morelli, 9: chiunque stuzzica nelle
legna, né la voluttà di sentirsi inondare dal riverbero della fiamma. pea, 1-159
materia questa per me da stuzzicarsi troppo. fr. morelli, 70: è un
un focolaio, ogni momento stuzzicato e riordinato dal poeta, che ha il piacere de'
tu m'hai fatto bettina una malia / dal dì, che io ti parlai sul
, 8-759: il buon fongi, dal gran naso carnuto, tiene la testa
appesantito dai suoi tic ripetitivi, e dal suo linguaggio, che tira sul grigio.
manzoni, 33: qual masso che dal vertice /... / precipitando a
fuor dell'obblio de'nomi affatto scordati dal genere umano. -per indicare le
bonsanti, 4-99: su questa allusione, dal significato anche troppo trasparente per colui a
fatto, riferisce che questo disordine nascesse dal trovarsi il prencipe... infermo
pascoli, 39: stille su stille gemono dal tetto. e. cecchi, 6-143:
attento, / mi puosi 'l dito su dal mento al naso. idem, purg
. indi, n. 1. -dal su in giù: dall'alto in basso
ogni ufficiale e si voltava a guardarlo dal su in giù. -da sotto
me ciò che più ti piace, o dal cinto in su o dal cinto in
piace, o dal cinto in su o dal cinto in giù. amari, 1-i-389
: 1 grandi feudatarii, in su dal tevere, obbedienti. -oltre
ii-xiv-3: con ciò sia cosa che, dal diece in su, non si vada
egli veniva su, su, su, dal ventre della montagna, senza piacere,
storia del personaggio della gran bretagna, dal dominio romano, su su attraverso l'
belli ammaestramenti ci ha su! -dal tetto in su: secondo una prospettiva spirituale
. v.]: guardando le cose dal tetto in su, si sbaglia meno
, si sbaglia meno che a guardarle dal tetto in giù... gente che
.. gente che non credono nulla dal tetto in su: non credono alle cose