stregheria, / passò di là, portata dal nimico. note al malmantile, 4-78
, dicendo 'andare in stregheria, portata dal nimico', che vuol dire il 'demonio'
giacinto acqua tico] importata dal brasile da un missionario amante dei fiori,
del veneto), probab. deriv. dal fr. estragon (cfr. estragone
veneto), probab. deriv. dal fr. estragon (cfr. estragone)
di stregoneria. filangieri, ii-121: dal suicidio io passo a'delitti d'incantesimo
da stregone: 2; voce registr. dal d. e. i.
dotta, comp. da stregoneria] e dal gr. navxéia 'divinazione'.
del smisurato animalaccio rappresentato nel stregozzo dal buonarotto. lanzi, iii-274: ho inoltre
del volgo, era un bell'uomo dal lato della salute e del trabucco. carducci
alla stregua degli altri latinisti italiani che dal poetar latino fecero la cura di tutta la
una stregua. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce dotta, lat. scient strelìtziaceae, dal nome del genere strelitzia (v.
, lat. scient strelitzia o strelitia, dal nome di carlotta sofia di mackenburg-strelitz,
= adattamento del russo strevcy per tramite del fr. strélitz o del ted. strelitze
tagliata più di due miglia. -assottigliare dal basso verso l'alto, rastremare.
vedendolo per pietate. = comp. dal pref. lai ex-, con valore intens
o per lo stupore; essere preso dal terrore. anonimo genovese, 1-2-116:
= comp. dal lai ex-, con valore intens.,
nelle stremità pesi eguali et egualmente distanti dal centro. 3. linea che
stremità di tutto 'l corpo e spinto dal battimento del cuore e dal movimento delle membra
e spinto dal battimento del cuore e dal movimento delle membra...,
. lanzi, iv-72: la frase adoperata dal vasari, che il coreggio era divenuto
3-1-3: le prodezze fatte per amore / dal conte orlando, e sua strema possanza
4. il punto più lontano dal centro; estremità di un segmento,
così nel viso come ne'lineamenti. fr. serafini, 145: deh dio,
mare tanta velegiata. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
in terra per morto. = dal lat. stemère 'stendere, atterrare', con
adattamento dello spagn. cstrenque, che è dal fr. ant. estrenc, a
dello spagn. cstrenque, che è dal fr. ant. estrenc, a sua
cui l'eco s'intreccia col nume dal lento corso cocito. -in partic
, lat. scient streperà, deriv. dal class, strepere (v.
de'padri fu loro annunziata la guerra dal popolo romano. bisticci, i-i-
, strenuato dalle perdite subite e sospinto dal contrattacco dei nostri, dovè rinunciare all'
bacchelli, 2-xxv-343: donna strenua, invasa dal faticoso assunto del suo compito e del
prende ardimento [l'animo] d'uscire dal suo ridotto con ogni strenua apparenza.
che i fonti modanesi non abbiano origine dal mare, ma dalle nevi e dalle piogge
perché è libera da ogni strepito e tumulto dal giorno. molza, 2-91: parendogli
ignoranti che sia da soni e strepidi causati dal ventre ripieno di superfluo vento. baldelli
podestà, che, tolto / dal popolare strepito, ha lasciata / la sua
dalla frequenza. viviani, vii-363: dal suo ritorno di padova abitò quasi sempre
. leopardi, iii-395: sono assordato dal maledetto strepito del carnevale, di cui non
anni nei prati e negli orti, lontano dal puzzo, dallo strepito e dalla fumaglia
della grandine. rajberti, 1-124: dal lontano e sordo brontolar del tuono si
e lo strepito e la durezza che dal sì fatto nasce comunemente. -per simil
loredano, 5-221: precipitò il meschin dal carro a terra, / facendo un
facendo un strepiton del trentapara. = dal lat. strepitus -us, deriv. da