tante, / che del tuo duro cor l'aspro diamante. morando, iii-232:
in dimino / farà ver me lo vostro cor pietoso. a. pucci,
voi, / che non rasona del cor che tormenta. boccaccio, i-526:
liber feine dimorando / per grande al cor c'avea di voi temenza. abbracciavacca
/ di non mostrar zo che lo meo cor senti. / oi quant'è dura
. / oi quant'è dura pena a cor dolenti / stare tacenti -e non far
: in qual manera fece dimostranza / meo cor leggiadro de la gio'che prese,
(109): mi giunse ne lo cor paura / di dimostrar con li occhi
/ e fa ch'a ciò tutto meo cor sia dato! francesco da barberino,
, / per che dimostri quel che 'n cor non hai? boccaccio, dee.
6-114: tancredi, cui dinanzi il cor sospese / quell'avviso primiero, udendo or
quella diservo / che sue moschette nel cor mi balestra, / la qual
, 23-24: d'intorno al mio cor pensier gelati / fatto avean quasi adamantino
un crudo / nume inva- deami il cor; divina voce / sentia tonare a me
d'intorno, / anzi porta in cor viva la sembianza. parini, xv-46
arderò, / che m'ha ferito 'l cor, tolto la vita, / mostrargli
in dio si riconforte, / e 'l cor, che 'n sé medesmo forse è
ferrara, ix-131: troppo è grave al cor doglienza / a chi ha fatto dipartenza
a te tancredi, ed al tuo cor pietoso / chiedo quella mercé che in ogni
17-38: sempre stringe / all'uomo il cor dogliosamente, ancora / ch'estranio sia
da pisa, xxxv-1-287: lo meo cor non fa fallo / se da me si
dipartita, / onde fin d'ora il cor paventa e trema? marino, vii-366
.. d'angoscia / porto gravido il cor. svevo, 3-611: se io
, vii-506: altri, cui molle il cor molce e lusinga / l'amor paterno
, 30: mentre arse del mio cor la fiamma viva, / spesso, terminio
la vista / che l'alto imaginar nel cor dipinge, / quando aver gli occhi
i-246: quel giorno adunque, che nel cor dipinse / quell'amorosa man l'immagin
: / e mille alte ragion nel cor dipinge / un'amico pensier, chi gli
dipinge in faccia, / e nel cor triema, e non sa che si faccia
12-28: qui tacque; e 'l cor le si rinchiuse e strinse, / e
tuo volto dipinto / teme ella trovar cor fallace e finto. 12.
risospinto. groto, ix-199: il cor ch'io cerco è tutto pien di strali
nòva beltate, / fanno sentire al cor dolce conforto, / allor che per la
24: la qual tanta vaghezza al cor mi dava / che 'nverso il mio
, giammai / verso il misero amante il cor t'as- salse / mentre vivesti?
/ parente de la morte, e 'l cor sottragge / a quel dolce penser che
lunghi duoli, / non de 'l suo cor la pena / a la notte serena
istoria trovo scritta / in mezzo 'l cor, che sì spesso rincorro, /
a quel suon diresti / che il cor si riconforta. de sanctis, lett.
, 22-28: né mi diceva 11 cor che l'età verde / sarei dannato a
sacerdoti dei paesi, convenuti alla festa. cor azzini, 3-36: i frati,
l'improvvisa vista / sino al cor lo colpì, siccome un vivo / raggio
/ che m'avea di paura il cor compunto / guardai in alto, e vidi
fere, / e impiaga sempre il cor, scuopre ogn'intemo. d. bartoli
/ avendo a chi la scrisse il cor diritto. f. d'ambra, 4-9
tempo verrà che fitto / terrà suo cor per amor di vir- tude / o
fiume torbido non lava, / né torto cor parla ben dritto. -con
, / senza partir da ciò su'cor nuu'ore. boiardo, 1-104: a
dì mirai / gl'idoli del mio cor sì vari e tanti. tommaseo,