terrene tutte, / ch'or su dal ciel tanta dolcezza stille. tinucci, 2-49
vergogna, indi stillando / rugiadoso rossor dal vago viso, / dolce a leandro in
cima del coresino, deto 'palmito', dal qualle stilla uno licore, come è
care-ri, 1-v-162: il licore che stilla dal tronco serve a que'popoli per avvelenar
stuparich, i-298: l'acqua stilla dal soffitto che mi pare d'essere in
ma stillava maladettamen- te dai rami scossi dal vento che rinforzava. -con riferimento
rinforzava. -con riferimento alla caduta dal cielo della manna, secondo il racconto
intenerire i sassi, / stillar feci dal ciel puri alimenti. -sciogliersi in
sottoposto a un processo di distillazione. fr. martini, i-306: piglisi l'acqua
fagiuoli, i-172: vedi il sudor che dal mio viso stilla. tarchetti, 6-i-219
che la gocciola del reuma gli stillasse dal capo al petto e lo facesse affogare,
ventricolo. -figur. essere funestato dal ricordo di un evento luttuoso.
stillaticcia. 2. prodotto dal gocciolamento di acque sature di minerali.
fronde del le piante, dal deflusso all'interno del terreno in pozze
stillicidio, cioè l'acqua che viene dal tetto male coperto, il fumo e
2. gocciolatoio; grondaia. fr. colonna, 3-45: ad gli perpendicoli
fenoglio, 5-i-1431: tutti giacevano coperchiati dal telo-tenda e lo stillicidio sull'aspro tessuto somigliava
contagocce. 7. che sale dal più profondo del cuore (un sentimen-
: / gl'ingemma col pianto / stillato dal cor. 8. sm. brodo
gli atramenti ne'quali è la virtù nata dal ferro over dal rame, et alcuna
è la virtù nata dal ferro over dal rame, et alcuna volta nelle minere di
calzabigi, 167: guardavan da'palchetti e dal scenario / dame ed attrici, per
9. dir. caduta dell'acqua piovana dal tetto del proprio edificio, che,
cadere sulla proprietà altrui l'acqua stillante dal tetto. cesariano, 1-8: con
stilla (v. stilla) e dal tema di cadére 'cadere'. stillicidióso,
giee, che comprende alben ed arbusti esotici dal succo lattiginoso. = voce
voce dotta, lat. scient stillingia, dal nome del naturalista ingl. settecentesco b
e óuittone e me ritenne / di qua dal dolce stil novo ch'i'odo »
. ant. fusto della colonna. fr. martini, i-378: è da trattare
con lo stimma e che, attraversato dal tubetto pollinico, raggiunge l'ovario, consentendo
di quelle dei templi. fr. colonna, 3-195: de sopra agli
dotta, lat. stylobàtes e stylobàta, dal gr. oruxopàttig, comp. da
da oroxog (v. stilidio) e dal tema di palvto 'cammino'(da cui
comp. da stilo [ide], dal gr. xéga? -xog 'corno'e
gr. xéga? -xog 'corno'e dal suff. -oeiòf) g 'simile a'.
nelle loro opere. = calco del fr. stil-de-grain (nel 1690) 'colorante giallo
= voce dotta, comp. dal gr. crriaog (v. stilidio)
. crriaog (v. stilidio) e dal tema di cpéqco 'porto'. stilòforo2
comp. da stilo [grafica] e dal tema del gr. < péqu> '
lat. scient. stylophorus, comp. dal gr. otvxoq (v.
(v. stilidio) e dal tema di tpéqto 'porto'; è registr.
tema di tpéqto 'porto'; è registr. dal d. e. i. (che
. da stilo [ide] e dal gr. yxùooa 'lingua'. stilografìa,
= voce dotta, comp. dal gr. otù xoc; (v.
xoc; (v. stilidio) e dal tema di yqù voce dotta, comp. da stile e dal gr. jiéxeov 'misura'. che . stylographic [pen], comp. dal lat. stilus (v. stilo) stilus (v. stilo) e dal tema del gr. yqòcpu) 'scrivo'. voce dotta, comp. da stilo e dal suff. gr. -oeiòfis 'simile a'. . = voce dotta, comp. dal gr. oxxaog (v. stilidio)