portentoso. -che si è allontanato dal corpo (l'anima). -che risalta
praga, 3-91: il tuo spirto dal corpo spiccato, / poi che i liberi
in padova, con figure molto spiccate dal fondo. -che determina l'illusione
. che ha la polpa facilmente staccabile dal nocciolo (un frutto); spiccagnolo.
frutto in cui si verifica il distacco dal ramo. cestoni, 59: cotesti
: cotesti frutti, nel distaccarsi che fanno dal loro fusto, non portano seco annesso
suo stesso. borgese, 1-163: dal suo paesucolo di montagna si vedeva, sì
il grana, la grande forma tentata dal coltello a spicchio di cuore. 9
di dito si distaccò. = dal lat. spicùlum, dimin. di spicum
). bonsanti, 163: entrava dal finestrino semiaperto un'aria filtrata dal respiro
entrava dal finestrino semiaperto un'aria filtrata dal respiro dei pini, e con essa un
, disse pietro bemardone con accento spicciante dal più chiuso e più profondo di lui,
opera d'arte spicciante e germo- gliante dal vero e dalla qualità intimamente irripetibile e non
dalla qualità intimamente irripetibile e non suddivisibile dal vero umano. spicciare1 (ant.
addosso all'autore, egfi spiccia sangue dal cuore mentre la fronte impallidisce e suda
spicciò un salto a guisa di leone / dal trono e casca al primo balzo il
calda, a quattro pollici circa di distanza dal margine, il che si chiama spicciare
dell'onorevole bonghi, speciale suo persecutore dal '78 in poi, il ministro romagnolo
imperiale (5 settembre 1494) già altamente dal padre rifiutata; e spicciatosi dell'innocente
ero pe- ranche, poveretto, spicciato dal furore di gloria e dal disprezzo del
poveretto, spicciato dal furore di gloria e dal disprezzo del volgo. bacchelli, 13-713
che lo serrassimo intorno. -staccarsi dal supporto. tommaso di silvestro, 327
di vino, il quale pareva spicciare dal bicchiere. c. e. gadda,
e dito spicciando. -fuoriuscire dal corpo (un umore dannoso).
, e i ruscelletti spicciar fuori zampillando dal fianco delle montagne. manzoni, fermo
le fibbie e i panni fuor spicciami dal petto? c. i. frugoni,
eloquenza. -per estens. uscire dal petto (la voce). bacchelli
altra sua voce, che gli spicciava dal petto come rigida vena di ferro che si
di cui io abbia cognizione e che spiccia dal più profondo recesso della mente. codemo
quella di dividere l'albume dell'uovo dal tuorlo). caro, i-238:
spicciar le chiare. = dal fr. ant. despecchier (mod.
le chiare. = dal fr. ant. despecchier (mod. dépècher
(mod. dépècher), comp. dal pref. de (con valore privai
, 9-299: coteste gelide goccie spicciate dal buio dell'antro, che fan trasalire,
: di chi per rola, interrogato dal giudice piuttosto per burla che per desiderio
aderente; sollevare un copricapo reso appiccicoso dal sudore. pirandello, 8-177: il
partito da una signora e provò a spiccicarsi dal capo sudato il cappello di tela,
-rifl. staccarsi di dosso indumenti incollati dal sudore. pirandello, 8-209:
. calvino, 1-194: mezzo intontito dal sonno che aveva in pelle in pelle
: alfio magnano, appena riesce a spiccicare dal letto le sue quattro ossa, lo
11-66: le pupille sembravano spiccicarsi con stento dal punto della cornea in cui s'erano
rotonde spiccicatoie e che non si spiccano dal nocciolo. = deriv. da spiccicare
debbiti no'. = comp. dal pref. lat., ex-, con
fenoglio, 5-1-1459: johnny stava lontano dal reparto,... sotto i
spìccio3, agg. staccato dalla pianta o dal picciolo; privato delle foglie (un
bene piovutole, come si dice, dal cielo, non aveva fatta la confidenza a
nessuno, fuorché a don abbondio, dal quale andava, volta per volta, a
6. dividersi in gruppi; staccarsi dal grosso di un esercito, da una
baglior lunare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
. (spicciolo). staccare un frutto dal peduncolo; privare un grappolo degli acini