: d'etade / tenera ancor, di cor mal fermo forse; / di delicate
davanzali, xvii-245-12: en voi è il cor gientile, / valore e piacimento,
se non seguirti, dentro al mio cor diace. firenzuola, 61: e
luce pura, / che par nel cor diafano si esprima. carducci, ii-7-3
donna, i quali immediate venivano dal cor mio, se era in quel petto.
del qual ho la memoria e 'l cor sì pieno. idem, 171-10: nulla
/ del bel diamante ond'ell'ha il cor sì duro. boccaccio, dee.
drieto a parole, / ma terrò nel cor diamanti. castiglione, 325: ed
amante, / e che 'l suo cor di rigido diamante / punto non avea
diària, sf. somma di ammontare fisso cor risposta, a titolo di
, 7-79: questa ultima parola al cor s'affise / a manfredonio, udendo la
. folengo, ii-69: ben fùr di cor di diaspro e di diamante / contra
stare contempsit, sed superbiae pondere deorsum cor- ruens cecidit. graece vero diabolus criminator
23-127: amor che m'arde il cor, fa questo vento, / mentre dibatte
venti ognora / van dibattendo il nostro cor, non speri / d'incontrar, finché
. miner. altro nome dato alla cor diente (v.), per il
/ avendo a chi la scrisse il cor diritto. cellini, 1-94 (223)
. / tu traesti del petto il cor pian piano / per la piaga che fèr
in giorno / queirardente desir che il cor m'accese, / e la speranza già
descrezione, / arbitro, poder, cor, senno e vertute / noi fue dato
ognun m'assale / in alcuna del cor tenera parte: / mentre ad imo m'
là senza contesa / che non è cor che possa far difesa. boiardo,
de'mortali avari / i difetti del cor toccando scopre. moneti, 45: e
difetto / a torla al mondo il cor barbaro inspira. 18. ant.
mente, / ma tra l'arme di cor sente diffalta. tassoni, viii-2-9:
il re, bench'a pietade / tirato cor difficilmente pieghi, / pur compiacer la
ah! no; diffida. in cor sento un orrendo / presagio. cuoco,
e diffonde del suo bel valore / nel cor che ad amar quello in tutto è
ribollì vigor, / se nettare sul cor / mi si diffuse, /..
servitù gli antichi spirti rase / da'cor difformi; e ornai / a noi
dante, par., 10-55: cor di mortai non fu mai sì digesto
laude cortonesi, xxxv-n-47: conforta 'l mio cor, che per te languesce, /
lassi più degiuno, endebelesce: / el cor che tu non pasci, el vive
e pur siete lontani, e il cor digiuno / i suoi dolci alimenti in
/ e nel suo refrigerio il mio cor arse. g. stampa, 96:
in terra / titoli e dignitadi; e cor più grande / di chi va incontro
primo, / ed impon noi che cor, fatt'e sermone / abbiàn lungi
frezzi, iv-1-58: buona speranza il cor dilata / d'allegrezza. flaminio, 20
e par che si dilegue / lo cor nel cominciar de le parole. tasso,
(102-24): in- crèscati del cor, che giace morto / del colpo de
, che per van deiettato / lo cor s'è vulnerato de molte enfermetate?
sedendosi entro l'alma, / preme 'l cor di desìo, di speme il pasce
v. franco, 238: aperto il cor vi mostrerò nel petto, / allor
, i-459: mi veniva ne 'l cor sì gran diletto / da quella vista
, / che non posson capire in cor terreni, / mentr'ho davanti i lumi
: amor per tal ragion sta 'n cor gentile / per qual lo foco in cima
. zanella, vi-739: né il cor senza diletto ancor vi pensa.
faci, e dilettosa / sensazxon soave al cor discende / in quell'oscurità misteriosa.