i dolci affanni, i teneri moti del cor profondo. idem, i-1300: gli
rusignuolo vernare, / d'amor lo cor m'afina, / e magiormente intendo k'
sì fresca e bella / che lo me'cor s'abbella / di non le mai
, 23-26: d'intorno al mio cor pensier gelati / fatto avean quasi adamantino
marino, 6-147: con l'interne del cor viscere aperte, / ogni germe villan
/ sì che dal dicer mio lo cor non parti. maestro alberto, 41:
pulci, 7-79: questa ultima parola al cor s'affisse / a manfredonio, udendo
soave e piano / sentii ch'ai cor mi scese e vi s'affisse, /
, / e mate con dolzura tutto suo cor li dona; / ma che perda
e tutto ciò disia / lo mio cor, s'a voi piace, / e
in fiamma, / e se gela il cor vostro, il mio s'infiamma.
964: e perché resti al cor profondo affisso / l'alto miraeoi suo
: per tue parole '1 me'cor non affizia; / com peggio dici,
dolce nome, che mi fa il cor agro, / tutte fiate ch'i'lo
, / affoghi il tedio accidioso in cor. verga, i-m: ella partì,
guittone, xxi-59: tal gioia en cor me sorse, / che mi face
, / per lo mio amor, lo cor da tanto piangere, / se non
de'medici, i-163: ed il cor resti in tanta doglia affranto, / tal
per le vene agghiaccia, / riscalda 'l cor, perché più tempo avampi. arrighetto
30-53: l'aspra percossa agghiacciò il cor nel petto, / per dubbio di
: / il sangue a tutte drento al cor s'agghiaccia. idem, st.
: sta come un forsennato, e 'l cor gli assidera, / e gli s'
. morando, iii-226: agghiacciata il cor fra tanti ardori, / bella parca d'
. tasso, 3-8: agghiacciato mio cor, ché non derivi / per gli occhi
in lagrime converso? / duro mio cor, ché non ti spetri e frangi?
quel mostrando ai persiani aggiaccia / i cor di quanti a rimirar vi sono.
: consenti [pensiero] / che 'l cor s'acqueti e 'l sonno a
/ ove quasi in suo centro il cor s'aggira. canale, iii-424:
s'aggiunge, / ivi non sente cor, mente non mira / quant'alto salga
cara;... senza rammaricarvi della cor- pulenzia, aggiugnitrice a quella di gravità
: poich'e'cenò e aggiustò il cor col cibo, /... a
dire / ciò che de vero grado in cor m'agrada. = deriv.
la zampogna. idem, 4-1-375: nel cor s'addoglia, / se 'l
sul placido bue: né il truculento / cor gli piegàro i teneri belati / né
di vespa / punto m'ha il cor amor d'ambedu'loro. giovanni da samminiato
... / per trafiggermi il cor di pungent'ago. 8.
e un core aprirvi, / un cor che agogna sol d'esser ben
, iii-235: su quel tergo il mio cor spiega le piume / e per pietà
l'ora di nettare, / e cor l'agresto de la salmeria, / fece
l'agricoltura / avaramente avea il suo cor messo. crescenzi volgar., proem.
dolce nome, che mi fa il cor agro, / tutte fiate ch'i'lo
poco, partire / non fa meo cor, solo membrando d'ella! idem,
cose, / ch'ho portate nel cor gran tempo ascose. idem, 139-1:
che sotto le sue ali il mio cor tenne? l. alamanni, 6-7-46:
.), alettina, aiùccia. cor azzini, 3-18: la rondine di mare
carni alabastrine, / che conservano un cor di sasso in petto. targioni tozzetti,
e'rusignolo vernare, / d'amor lo cor m'afina. domenichi [plinio]
paradiso. iacopone, 7-45: lo cor vorrìa crepare, tant'ha albergate doglie