terenzio ingenioso, / e fu sovversa dal gran scipione, / quando di quella
nella quale nasceva il pane, è sovvertita dal fuoco nel luogo mente un ordine naturale
mi si im vertendosi fin dal suo fondo, si staccarono molte pietre della
: l'estrema costume possono essere sovvertiti dal suo atto; ma il suo atto sinistra
dotta, lat. subvolvère, comp. dal lat. sub 'sotto'e volvère (
suo detto. = comp. dal pref. lat. sub-'sotto'e da
dall'acqua. = comp. dal pref. lat. sub-'sotto'e da
spagn. ant. sozobrar, comp. dal pref. soz 'sotto'e obrar (
deriv. da sozoiodolico-, voce registr. dal d. e. i.
chim. acido sozoiodolico: acido derivato dal fenolo iodato e solfonato. =
deriv. da sozoiodolo-, voce registr. dal d. e. i.
= voce dotta, comp. dal gr. oòtoo 'salvo'e da iodolo (
v.); è registr. dal d. e. i.
coriandro sospesa e lascia stare alquanti dì. fr. serafini, 48: non vi
grossi, ii-83: nequissima progenie ribellante / dal le'ttimo imperio degli alidi, /
né sozzate. 2. corrotto dal peccato, dalla colpa; traviato.
col sangue beato / tomo sogato - dal primo falare. 3. devastato.
fa la faccia sozzidissima. = dal lai volg. * sucìdus (v.
. corsini, 10-2: fur tolti dal terren di sangue sozzo / i feriti e
carceri del castello. baldi, xxxvi-392: dal sozzo nido da l'atra moglie sua
tuoi figli, non una lagrima poi dal ciglio, non un accento poi dal labbro
poi dal ciglio, non un accento poi dal labbro ti cadano a lamentar la morte
: busch, il sozzo affarista riscattato dal cieco amore che pòrta al fratello,
, deprecabile, sconveniente; molto biasimevole dal punto di vista della vita e dei rapporti
patire sozze ingiurie? boccaccio, 9-82: dal sozzo giogo aveva sottratto il collo.
fusinato, i-64: perché... dal tuo letame, / o miserabile sozzo
certe terre, dove l'uomo è morso dal leopardo, i topi incontanente in
gare. -situazione scabrosa dal punto di vista sessuale. d'annunzio
per espiar ogni sozzura in sé / dal sangue discendea d'una tua pari / commisto
(v.); è registr. dal d. e. i. (che
all'uditorio. solo quaglione, uscendo dal caffè in compagnia di tre o quattro conoscenti
(v.); è registr. dal d. e. i. spaccapiètre
(v.); è registr. dal d. e. i. (che
pietre verdastre che scendono e quasi colano dal fianco delia montagna come i semi da
. sbarbaro, 4-57: gli aranci spaccati dal gelo che il contadino scotendo il capo
ed alcuni peletti di qua e di là dal becco, ed ha la lingua spaccata.
che nascono un po'spesse e brutte dal riso, massime nelle facce dotate di
buon critico dovesse tenersi a debita distanza dal poeta, spaccando e pesando con fredda
esprimere l'estrema determinazione ad agire indipendentemente dal risultato. calvino, 7-106: io
si spacca al nuovo. = dal longob. spahhan 'fendere'; cfr. ted
ha la polpa che si stacca facilmente dal nocciolo (una pesca, un'albicocca,
. gadda, 10-113: le cose narrate dal tempo e dalle anime frànano giù nella
frànano giù nella evidenza del giorno, dal loro limbo sciocco: come da piena
. ho male. non portarmi oggi dal medico ». 3. che
ovunque, nei solchi della terra spaccata dal caldo. pavese, 10-147: nella terra
strato di molassa, spaccato in verticale dal suo salire. -separato da valli
, che venivano a prenderlo. facce spaccate dal sole, lunghe cicatrici di traverso,
dai frati eremitani nel 1359 e spaccata dal terremoto del 1365, mostra tuttora un
, v-94: le maniche spaccate sul davanti dal gomito in giù lasciavano sfuggire gli sbuffi