di sorso1. [ischia] sorrisa dal ciel, tu vezzeggiata / dai sospirosi zeffiri
... 2 a campo illuminato dal sole. -sorsatèlla. sorsiere.
di buoni. = comp. dal pref. lat. super-, con valore
gli altri prelati. = adattamento del fr. source, propr. 'fonte', femm
. ant. di sourdre, che è dal lat. surgère (v. sorgere
, il brocchier. = comp. dal lat. super (v. sor2)
, xic-364: ho fatto accendere il fuoco dal servitore mio e non mio, ove
tutti e sorseggiare dall'ultimo al primo e dal primo all'ultimo. papini, iv-1120
lionese sorcer, da confrontare con il fr. ant. sorcille e corrispondente al mod
, calendola', a sua volta alter, dal lat. tardo solsequium (v.
bevanda. massaia, v-112: confortato dal benefizio dell'assoluzione e fattogli prendere a
smorso s'alcun sorso / di savore dal tu'amore / non me viem,
versi: piglia dunque questo sorso, dal quale ricriato, possi più oltre nelle
: fantasmi di più remote isole / inghiottite dal cielo sorso a sorso.
-tirare sorsi col naso: aspirare l'aria dal naso cercando di trattenere il muco.
chi gli à data langna! = dal lat. sursum, sursus, comp.
cebà, ii-37: dovranno esser fuggiti dal nostro cittadino, come luoghi da disertar
che sorta! ma segnata e benedetta dal signore e da'suoi ministri riprende ornai le
sorte), per tramite probabile del fr. sorte. sortare, tr
naturale desiderio, qualche volta sforzati quasi dal destino. ariosto, 5-69: atteso ha
tinta in viso di pallor di morte. fr. della valle, i-43: se
che innocente sei, / sai che dal ciel dipendi: / lieta la sorte attendi
di viaggio, me compreso, / dal momento che ti sono toccato in sorte
ne la selva il vivo erverde / perdèo dal ferro tronco, ed ebbe in sorte
archeologico. sergardi, 1-294: dal tempo lacerate / erette ora dal suol con
1-294: dal tempo lacerate / erette ora dal suol con miglior sorte / veglian l'
le sorti del corpo d'armata jugoslava dal quale dipendono. ordine di buonaparte veniva da
questi all'annunzio di un grosso temo vinto dal fomari, che era stragiorni rossi di
di uomini, estraendosi or dall'una or dal tempo e doglia; pur
son d'ungheria messaggi degni / mandati dal signor in nostra corte, / e
tornano a dosso. leti, 6-ii-308: dal carnefice gli veniva strappato qualche pezzo di
d'aver ciò risaputo dai libri sacri dal medesimo aristide composti. -tipo di
, 1-i-350: quanto alla milizia, pagata dal tesoro del sultano, ella è di
ricchezze iniquamente acquistate, si sogliono nascondere dal cospetto di coloro che hanno offeso. tortora
, 'salica', 'borgogna', ecc., dal nome degli invasori. -parte spettante
, che prese da un ebreo, dal quale viene ogni dì molestato così per
vigor della stipulazione e contratto già approvato dal principe. f. galiani, 3-293:
quela mano, e stava a riguardarla dal palmo, a leggervi la sorte, si
a sorte e andasse a farsi mangiare dal mostro perché tutto il resto potesse stare
xcii-ii-375: poi si principiarà a tirare dal capo banco, che a sorte li
, ché mi sento scoppiare. = dal lat. sors sortis, propr. 'tavoletta
o uomini dati alla milizia o salariati dal governo che, eletti a deputati in
famiglia che vuol restare sconosciuta; costretta dal bisogno a disfarsi del 'caro ricordo'.
. da sorte, con probabile accostamento al fr. ant. sorcerie (nel 1170
, deriv. da sorcer, che è dal lat. mediev. sorcerius 'mago'
. del tufo, 174: dal vivo raggio / presa forza e coraggio /
è la botta ed è tra via / dal soverchio furor dispersa e guasta, /
. dallo spagn. sortija, che è dal lat. popol. * sortilia,
. popol. * sortilia, deriv. dal class, sors sortis (v. sorte
casualmente, per caso. fr. colonna, 3-379: elio fue sorticeamente