che ebbe corso soprattutto in oriente e dal 325 d. c. fu coniata col
questo vale tanto quanto escagio. = dal lat. tardo solidus [nummus],
. = voce dotta, comp. dal lat. solidus (v. solido1)
malvagiamente nell'altre opere. = dal fr. soulier, che è dal lat
nell'altre opere. = dal fr. soulier, che è dal lat.
= dal fr. soulier, che è dal lat. tardo subtelaris [calcéus] '
ferro (un'arma). fr. colonna, 3-395: il carnifice et
cum una soliferrea et tagliente romphea solute dal molesto iugo et grave trahere per medio
, comp. da sollus 'tutto'e dal neutro di ferréus, deriv. da ferrum
. = voce dotta, comp. dal lat. solum (v. suolo)
(nel 1916); è registr. dal d. e. li.
. = voce dotta, comp. dal lat solum (v. suolo) e
mai. = voce dotta, dal lat. solifuga, comp. da sol
solis (v. sole) e dal tema di fugére (v. fuggire)
, lat. scient solifugae, deriv. dal class, solifuga (v.
s'affacciavano alla finestra, oppresse già dal peso del corpo, a guardare l'orto
fiera vergine [astrea] s'ascose / dal dì che l'oro de la prisca
, sollevò un poco l'anima sua dal peso che l'opprimeva foscolo, v-113:
solus (v. solo) e dal tema di loqui 'parlare'. soliloquire
cui acrimonia pare che sia stata aumentata dal fuoco che cotta l'ha, per che
soliloquio de siro quando trova la putavuoi scoppiar dal riso / al mio parlar, veggendo ad
, radicola. = deriv. dal lat. soua (v. solea)
v.]: 'solina': luogo battuto dal sole dove si stia l'inverno.
. volg. * solinus, deriv. dal class, sol solis (v. sole
con madama rimanere, e poi tuorsi dal diritto cammino per piegare alla fontana, entrò
, 1-220: così conviene a noi fuggir dal fero / mondo nemico e con più
fremiti de l'ira, / corse dal vicin bosco ove il romito / tragge vita
più. carducci, iii-2-116: spesso ancor dal meditar solingo, / o giovinetto schivo
), con sincope; cfr. fr. solipede (nel 1556).
nell'io singolo (solus ipsé) o dal punto di vista pratico (ponendo come
, cioè come fenomenismo e illusionismo, dal quale poi sorge lo spauracchio del solipsismo,
significherà che il mondo esterno è creato dal pensiero? ma da qual pensiero e
critica della ragion pratica), comp. dal lat. solus e ipse (v.
= voce dotta, comp. dal lat. solus (v. solo)
del suolo; giacente a terra. fr. colonna, 3-203: sotto el concamerato
2. aw. sul suolo. fr. colonna, 3-241: tra le nane
solum (v. suolo) e dal tema di stare 'stare, trovarsi'.
letter. ant. solitudine. fr. colonna, 3-382: intromissa nel sancto
dirvi l'uso che ne fu fatto dal solitario e le vicende per cui scese a
trovandosi annibaie in roma, restò soprafatto dal gran sapere degli antichi e si diede alla
quello che piglia tutta la sua acqua dal principio e quella scarica al termine del suo
!...!... dal lamento solitario e bizzarro / del multicolore
quella specie di onda singolare che è formata dal bastimento quando, massime nei fiumi,
e chiamavano alla navaresca, per distinguerlo dal copulato, o laterale, che era doppio
di tali giochi dipende per lo più dal caso (e talvolta sono eseguiti per trarre
n. 17 e 18 deriv. dal fr. solitane (attestato rispettivamente nel 1798
. 17 e 18 deriv. dal fr. solitane (attestato rispettivamente nel 1798 e
solitàrio2, agg. ant. illuminato dal sole, soleggiato. busone da gubbio
per abitudine, che è solito. fr. colonna, 3-370: daposcia che la