addossata alla finestrella dell'alto solaio. cor azzini, 3-32: e giovinezze erranti
, solitari e lassi / porto 'l cor grave, e gli occhi umidi e bassi
und'omo sente / gioi a lo cor parvente -e tutto bene. / ma s'
talento, / che 'n fra lo mio cor sento, / mi ha messo in
voi danzando, / dottando lo meo cor crede / ca tanto brevemente / morrò
/ e tutto ciò disia / lo mio cor, s'a voi piace, /
desio / de la vita e del cor vedovo anch'io. loredano, 1-217:
sempiterno indissolubil nodo / auguri ai vostri cor volgar cantore; / nostra nobile musa
la formidabil possa, / e fulmina nel cor l'invitta cura, / quante volte
natura e il ciel diffuse / voglie nel cor benigne, / qualor desio lo spigne
rustico, vi-1-170 (33-11): lo cor, quando dal corpo si partìo,
! / (e paurosa lo premeva al cor). / oh! mio primiero
: amore e la mia donna e lo cor mio / sono una cosa ed hanno
innamorato: / bewer le labra e il cor resta assetato, / baciai le rose
, / baciai le rose e sento al cor le spine. testi, i-69:
grandezze e fasti / ambiziosa cura il cor ti tange: / sarai mendico entro il
entro l'alma, / preme 'l cor di desio, di speme il pasce.
antichità fia che inquieti / 10 tuo cor pago: i marmi, i simulacri /
de l'amiche piume / porse al cor refrigerio in tanta fiamma, / più desiosamente
dante, 10-20: priego il gentil cor che 'n te riposa / che la rivesta
desiosa vi vede; / e lo mio cor da ciò non si disvia, /
più felice aprile, / che 'l giovinetto cor subito n'arse. a. lamberti
/ ch'è dentro a lo mio cor, è nata / di voi, madonna
breve duolo impara. / che provi al cor guerra movendo interna. pindemonte, 1-227
, vi-440: tutto quel che del cor la vita accresce, / piacer,
sul grilletto. un rombo. cor azzini, 3-66: allora lacrimò desolatamente
se del vero / punto è 'l mio cor presago, egli è quel desso /
(5-3): rabbia mi morde el cor con maggiur izza, / che quella
, ch'io sazio / sì del bel cor, che 'mmaginando frizza.
ira? petrarca, 37-94: il mio cor a vertute / destar solea con una
. frezzi, i-1-14: già il cor de'giovinetti amanti / destava amore e 'l
/ sé percotendo, che 'l nobil cor desta / e diventa sdegnoso e pregno d'
uccise in mar col fulminato piombo / nel cor percosso, un notator delfino. zeno
/ di più nobile mondo, il cor di queste / e il dominio del dì
perché più grave poscia / giungesse al cor la destinata angoscia. guarini, 45
e natura avrebben messo / in un cor giovenil tanta vertute, / se l'eterna
occhi ancora / ho non men che nel cor quel vago oggetto, / apparve un
, 3-13: ha sì pieno il cor di maraviglia, / che non sa s'
egli osa. foscolo, 1-72: il cor mi trema? la mia destra indarno
un languido « ohimè », che il cor disserra, / dissi: -oh stupori
, / e i desueti spirti e il cor che posa / lunga già s'ebbe
e vecchi seni / più d'un cor arso. fed. della valle, 57
/ di vero padre, in suo gran cor più debbe / destar rimorsi, e
/ di questa, a cui mio cor sta sempre avanti. ariosto, 7-31
, sì com'eo lo sento, / cor no lo penzaria né diria lingua.
. petrarca, i-2-4: giva 'l cor di pensiero in pensier, quando /
con tanta dolcezza / mi fere il cor, che non si può tenere / che
n'amai / la qual ha il cor d'un altro sì piagato, / che