famiglia di pesci eu- selaci galeidi rappresentata dal solo genere sfima. = voce dotta
lat. scient. sphymidae, deriv. dal nome del genere sphyrna (v.
= v sfirna; voce registr. dal d. e. i.
che lo sfisonomiava. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
di fissare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
piedi e gambe. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ho il segno. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
sfitta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
appena uscito all'aperto, si recò dal contadino che aveva in consegna la villetta
muri di pietre. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
d'azione da sfittonare, voce registr. dal d. e. i. sivo sempre
niente del corrotto. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
e subito dopo si è messo a bere dal fiasco, a occhi chiusi, beato
notturno amabile sflautìo. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
goccia. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
da una flotta. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uno schermo neutro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ant. ardere di passione, struggersi dal desiderio. a. m.
sanz'alcun refrigerio? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
giovanni crede di doversi levare una ragnatela dal viso per essere, come poco fa,
poppante. = comp. dal pref. let. ex-, con valore
di paglia, = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
, dei tifoni impetuosi, erano segnalati dal 'bava'su certi scartafacci. =
son monocoli. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
codesto caldano'. 2. estrarre dal focone di un'arma quanto lo ostruisca
guglielmotti, 1651: 'sfoconare': trar fuori dal focone; cavar dal focone delle armi
: trar fuori dal focone; cavar dal focone delle armi da fuoco qualunque corpo estraneo
. 3. intr. uscire dal focone (una carica di lancio).
guglielmotti, 1651: 'sfoconare': uscir dal focone, o persoverchia larghezza del pertugio,
energia o abilità. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
inette le armi del nemico facendole sfiatare dal focone. 2. intr
più il pertugio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
uno e l'altro per veder la luna dal terrazzo. = agg. verb
. sfodraméntó), sm. estrazione dal fodero di un'arma. enfasi
l'ariosto; a chi sei trarre dal fodero un'arma da taglio, in atteggiaversi
foglio del trattato per l'osservanza sottoscritto dal marchese riccardi. e e frugoni,
sfoderò con un gesto nervoso una sigaretta dal pacchetto. -protendere la lingua dalla
colori bellissimi. = comp. dal pref. lat. ex-, che indica
punitiva. baretti, 6-236: balzai dal calesso e, sfoderando arditamente tutto il
anche con la particella pronom. uscire dal fodero o da una guaina (un'arma
-per estens. liberarsi nella mutazione dal guscio precedente (l'arto di un
o per cambiaria. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
(ant. sfodrato). tratto dal fodero o dalla fondina; sguainato (
dotta, lat. scient. sphodrus, dal gr. ocpoòqóg 'violento'.
uello ponevano i canali, mantenendogli netti dal fango e a la rena,.
corporale. bernari, 8-217: uscendo dal cesso, dove ero stato costretto a
notte vegnente rovinò del muro del comune dal prato d'ognesanti da praccia ccccl per
v'è l'ultima posta, / levatemi dal viso i duri veli, / sì
animo o il cuore dalle preoccupazioni, dal dolore, dalla tensione, dall'ira,
sovrabbondante. -con riferimento al sollievo dato dal pianto. dante, vita nuova,