sensati non perfettamente si movono. = dal lat. tardo sensàtus, deriv. dal
dal lat. tardo sensàtus, deriv. dal class, sensus (v. senso)
deriv. da sensazione, sul modello del fr. sensationnel. sensazionalismo, sm
lat. tardo sensatio -dnis, deriv. dal class. sensus (v.
sono le sensazioni (e si distingue dal sensismo che considera la sensazione come unica
con suff. di origine provenz. e fr. ant. senserìa (
ordine dei mercatanti (1321) [reza-conosciuto dal senso, che operazione potrà far l'intelletto
, 5-ii-388: adesso senza potercene dal sensibile le cose più familiari ai sensi e
= dall'ar. simsàr, che è dal persiano sàpsàr 'mediatore'. sensétto, sm
. maffei, 9-46: molte eresie nacquero dal voler intendere le parole della scrittura materialmente
tanto più divine, / quant'elle son dal centro più remote. passavanti, 62
ii-349: i santi, qualunque volta uscivano dal contemplare le grandezze divine, n'uscivano
in quantitàsensibile si scosta / l'elemento sottil dal globoloso / e por- zion del terzo
, i-822: lui è un raffinato, dal palato sensidove bastava mettere un gran foglio
letteratura anteriore all'epifania psimodi del passaggio dal seicento e dall'età barocca alla età cologica
sono un miglio e mezzo lontano dal finale et un tiro di cose
bigoterria badalucca e ai sensi- schioppo dal modonese, onde mi riesce tanto più sensibile
bist intorno ad una carta sensibile preparata dal signor daguerre. p. chiara, i-34
. sentire); cfr. anche fr. sensible. sensibilerìa, sf.
tale e non più 'sensibileria'. = dal fr. sensiblerie, deriv. da sensible
e non più 'sensibileria'. = dal fr. sensiblerie, deriv. da sensible (
oggettività e della costruzione dell'oggettività fatta dal di là di quanto appare sensibilisticamente oggettivo,
, sf. capacità di ricevere impressioni dal mondo esterno mediante i sensi; facoltà
sera si sente commossa dalla luce, dal cielo, dal canto degli uccelli, e
commossa dalla luce, dal cielo, dal canto degli uccelli, e suona.
i-124: bisogna credere che il distacco dal partito socialista, richiamandolo [salvemini]
lat. tardo sensibiutas -àtis, deriv. dal class. sensibìlis (v.
o interessato quello per l'esclusione de'cardinali dal reai consiglio. leo- che ha a
dallo spagn. sencillo, che è dal lat. * singellus, per il
giuscono a qualche cosa distinta per natura dal soggetto senuna 'sensióne'. dice
dall'empirismo inglese nella lingua e dal palato. 0. rucellai, 6-139:
sviluppino non solo le cono dal tema di ferre 'portare'. mali
: allora non senso) e dal tema dei comp. di facére 'fare'.
evidenza, chiaramente. = deriv. dal lat. tardo sensifìcare (v. sensifìcare
vediamo a che seppe riuscire questa ferito dal decreto del parlamento e dalla verificazione di faccia
loro capacità di ricevere impressioni e percezioni dal mondo esterno; connesso con la sensibilità
, che ne le sue operazioni dipende dal corpo. goldoni, xiii-479: ah
iniquo, vedendo ch'egli è aciecato dal proprio amore sensitivo, gli pone e'diversi
... vendicativo, flemmatico. fr. serafini, 183: voi, o
tipo di trapano, sul modello del fr. perceuse sensitive). volponi,
la fortuna del donatore. = dal lat. mediev. sensitivus, agg.
dotta, comp. da sensitivo] e dal gr. ixérpov 'misura'. sensitomètrico,
la soppressione deh'orina tragga l'origine dal senso ottuso della vesica, mentre non
della vesica, mentre non senta stimolo né dal peso dell'orma, né dall'acrimonia
sep., 96 (i-127): dal dì che nozze e tribunali edare / dier
giusti, 37: doppiamente / ingannato dal senso, una colonna / di marmo
senso anche la voluttà del ritmo, saliva dal canestro delle rose d'apollonia.
li soliti suspiri, cum cesco, guidato dal senso, dalla collera e dal desiderio di
, guidato dal senso, dalla collera e dal desiderio di grande emissione de voce se
accosciata, immobile così che sembra oppressa dal sonno o escita del senso. deledda,