da grossi tronchi d'abete, scuriti dal tempo. dessi, 7-87: un
erba secca,... scurito dal sole di molte mietiture. fenoglio, 5-i-1011
l'udito all'altra riva, sformata dal fango, scurita dalla pioggia.
370, a ducati 3. = dal gr. oxóhpqos (v. scombro)
opaca, fu rapita via e come ingoiata dal prepotente vortice del sole.
valorosi cuori ». giuliani, ii-24: dal tanto patire ved'ella come le carni
sentilla del suo lume, / che scacci dal mio cor la scura ne; e poi
scuro nel viso, per ragioni derivanti dal suo trafficare negli affari. borgese, 1-132
io- coso reprensore. -oppresso dal dolore, afflitto; infelice. iacopone
, che la togliesse una buona volta dal supplizio di quel tedio e di quella irritazione
son distrutto / né schermo alcuno ho dal dolor, ché scuro / m'è l'
/ ma ben io godo di levar dal mondo / un mostro tant'orrendo e
di buona mano, ma anneriti e guasti dal tempo, che le eran sembrati così
in una condizione di peccato; macchiato dal peccato; corrotto. f. d'
di dilettarsi altrove. pressione più viva dal male che dal bene, a colorire troppo
. pressione più viva dal male che dal bene, a colorire troppo scure le
dalla luce divina; contaminato e intristito dal peccato (la vita, il mondo)
e mezzani e scuri ed abbagliati si cavano dal cartone. f. lana, 150
il rilievo. lanzi, ii-178: scorto dal suo naturale torbido e tetro, diedesi
sulla foce, non iniziano la marcia dal mare ai fossati della palude, per
alba mi apparve il greto d'arno fregato dal tramontano. 2. dimin.
., ven.), che è dal longob. * skùr 'protezione dalla luce
mai il s. corponon è stato rimosso dal primo luogo della confessione o scurolo,
signif. n. 2 è registr. dal d. e. i. scuróre
si disegnano sotto l'epidermide fattasi bruna dal sole, dall'aria: spesso, non
color (favorio, a fiotti, dal collo sul petto, chiarivano giovenilmente quello
urina senza sentirla. = deriv. dal lat. excurrere (v. scorrere)
rossore dell'italia, dalla vanità, dal fanatismo e dalla stoltizia, venfono resi
morì. = deriv. probabilmente dal lat. excurrere 'fuoriuscire'(v
alcun diritto a chieder scuse e compatimenti dal benevolo lettore. manzoni, pr.
. circala necessità precisa, la quale scusi dal furto..., attesoché difficilmente
li tegna dicitori; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano
; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la materia
mostrarsi almeno in pubblico modeste, / né dal proprio mestiero accattan scuse. c.
lontane dalla spe- rienzia degli uomini e dal commun uso, tanto più nel poeta
santo dio, scusabilissima! aveva spiato dal buco della serratura, clotil dina e
di un'adell'inquilino il chiarore diffuso dal lume dell'altra casa. zione
che cotanto amava / novellamente gli è dal cor partita, / ché per incanto al-
amaro mio diletto, secon piena / fede dal dritto mio sentier mi piego. felice da
che li maledici e detrattori saranno esclusi dal regno di dio. io non veggo come
io non veggo come si possino scusare dal peccato né li autori né li approvatori.
gli pregiudica l'accettazione, come fatta dal presupposto che il scribente continuasse nel suo
mi copra / gli occhi che 'l ben dal mal poco discemo. matraini, 68
lo scom- municato, la forza scusa dal peccato, il timore non scusa.
contraente. -assol. esimere dal compiere un'azione giuridicamente necessaria.
il re di spagna, ricercato istantemente dal pontefice e da alfonso, promet
esentare una persona o anche un animale dal fare qualcosa; essere buon motivo di
alle galline si pongano, scusa le madri dal covare. pacichelli, 2-805: l'
291: lieve scendea [la veste] dal teva di mandare la sua armata
, /... overo / esser dal gran fattor liquido fatto. /.