= adattamento dello spagn. escorzonera (dal catal. escur-temendo non con quella sua licenza
: 'scosa': paramezzale laterale. = dal lat. mediev. ascosa, (nel
l'erta scoscendente e pungente di breccia, dal luogo di sandamiano alla città di assisi.
lo allenta. -svellere un ramo dal tronco. vettori, 156: a
a gara, / da cui vinto e dal peso a poco a poco / crollando
inchina, / e stride e geme e dal suo gioco al fine / o con
/ e cerchiar tutto il monte e dal rovente / grembo mandar, di ferro e
è grande / speco... dove dal vento è colta d'acqua / moltissima
che ogn'or dentro mi piagne / desta dal lume in duo begli occhi ardente,
: viene a un suono di buccine / dal greppo che scoscende, / discende verso
paradiso. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
ex-, con valore intens., e dal lat. conscindère 'lacerare, fare a
strappare', a sua volta comp. dal pref. cum-, con valore intens.
scindere). per i signif. dal n. 5 al n. 11 vi
dantedell'apertura fatta nella terra fino al centro dal cadere degli angeli apostati; chi dello
, 2-305: gli ordini delle colline dal punto di garibaldi scorrevano via rapidi, morbidi
anco dell'arbore stesso, senza spiccarsi dal ceppo. giuliani, i-276: se non
di ramo o d'arbore senza staccarsi dal tronco o dal ceppo. bianciardi, 3-11
d'arbore senza staccarsi dal tronco o dal ceppo. bianciardi, 3-11: la banda
un leccio. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
più da una parte all'altra e dal basso verso l'alto o viceversa (anche
campanella, 5-118: questa dottrina ha tolto dal mondo ogni bontà e fede e ha
potrianomanco ingannare. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
per inavvertenza, salendo o scendendo [dal tram], si toccava la cassetta dov'
una sensazione di formicolio che s'irradia dal gomito al dito mignolo in seguito a
leggera: quella simile alle vibrazioni causate dal transito dei veicoli e avvertita dalle persone
indebolita di numero, si diede ordine dal papa che vi passassero altri fanti e
xxx-5-15: fronda non è che, scossa dal suo ramo, / languisca appiè del
3. figur. destato bruscamente dal sonno; distolquiete. tornielli
/ e quei demoniche chiaman napee, / dal grido scossi, qual timide lepri,
altezza, con la mente inerte scossa dal russare del babbo che riempiva la casa
. i bambini, scossi nel sonno dal clamore dei campani, si buttano scalzi
clamore dei campani, si buttano scalzi dal letto alle finestre, a guardarli.
, essendo la città oggimai del tutto scossa dal tanto avere denari portato a camarlinghi e
già mille anni / non ti se'moso dal tuo campidoglio, / ed or corendo vai
sun povero e niun peregrino parta dal vostro uscio con le mani vote e
dolcezza iscosso / con tatto ha 'l volto dal celeste raio / nelle valli,
-avere la morte in scosso: essere ossessionato dal pensiero della morte. zione.
= voce di area sett., dal longob. skauz (ant. alto-ted.
cassieri, 6: si sferrava l'attacco dal pianterreno con ristudiasti mai. sabba da
per lo più di poco, qualcosa dal luogo o dalla posizione in cui si trova
agitato mareggiare prestamente la sciolta barchetta scostava dal lido e in alto la portava.
o melibeo, / daquell'ombrosa grotta e dal fiorito / margine di quel fonte,
'commedia', solamente per iscostare gli uomini dal sospetto ch'egli volesse agli eroi dell'antichità
vieni a tua 13. figur. rifuggire dal bene o dal male, dalla posta
13. figur. rifuggire dal bene o dal male, dalla posta ». straparola
amata da salardo suo virtù o dal vizio; allontanarsi da dio, dalla fede
è fatto il punta e scostarsi dal taglio. moravia, xl-389: c'era
. pavese, 3-143: la buccia dal tronco spulito con un ferretto o bietta pur
spostarsi, per lo più di poco, dal luogo in cui ci si trova o