, lat. scient. sedum cèpaea, dal lat. cepaea (plinio, 26-52
cepaea (plinio, 26-52), dal gr. x ^ rraia 4 erba da
l'aratro. = deriv. dal lat. cepina (da cepa 4 cipolla
faggio. d'annunzio, ii-93: dal cavo / còrtice sgorga la copia / del
, cioè tenuta cespitosa, separato dal fusto, spaccato in pezzi,
sopra il quale sorge il tronco e dal quale si diramano le radici; pedale
il rampollo giovinetto di castagno che sorge dal vecchio ceppo rigoglioso di vita. d'
un giovanetto de'ghisi chiamato agostino, dal cui ceppo giovami credere che sia disceso
dinnanzi a me uno spirito eroico escito dal mio stesso ceppo e costituito da tutti
scritti d'ogni specie, da leggersi poi dal presidente nostro elettivo ebdomadario, il quale
par d'avere errato adesso. = dal lat. cippus 'cippo '(pertica
un torpore greve e come una stanchezza dal luogo e dall'ora. pascoli, 746
-cera d'insetti o cinese: prodotta dal coccus ceriferus (della cina),
, quella che non è interamente separata dal mele, o non imbiancata.
e così alcuni candelieri di bronzo lavorati dal medesimo. baldinucci, 8-25: risolvette.
: come se non ne potesse più dal caldo, cercava di scostarsi dalle gambe
dipinto d'un color biondastro, artefatto dal capo a'piedi. pareva uno di quei
di carcere, e con lieta ciera dal nostro esercito ricevuto, con grandissimo sdegno
niccolò a milano; il quale, veduto dal duca a lieta ciera e be'sembianti
. buona cera e cattivi moccoli: chi dal volto mostra di godere buona salute spesso
cape in poco di luogo. = dal fr. chere (sec. xi)
in poco di luogo. = dal fr. chere (sec. xi) *
più esplicitamente al n. 2). dal lat. della bassa età cara (
cara (sec. vi), dal gr. xdepa * faccia '(come
= comp. da cera1 e dal gr. cpóaaov 4 foglia '.
mature portale allo spazzacammino. = dal lat. tardo cerasea (v. cerasa
come se di nuovo l'avessi, fatta dal ceraiuolo. berni, 165: fugge
del dottor clemenceau, non so difendermi dal rivedere... l'orecchio villoso
con la sua vecchia zucca reverentemente ritoccata dal ceraiuolo. carena, 1-357: 'ceraiuolo',
fettuccia fermata di qua e di là dal bollo della ceralacca -due grumi di sangue
la lettera era pronta. finalmente passata dal ragioniere, con estrema, esasperante precisione
, lat. scient. cerambyx -icis, dal gr. xe- pdcp, 3u£
lunghe antenne '; cfr. fr. cérambyc (1775).
dotta, lat. scient. ceratnbycidae, dal nome del genere cerambyx (v
anno. = voce dotta, dal gr. xepaixtxó? 4 fatto di terracotta
terra da stoviglie '; cfr. fr. céramique (1806).
, che aveva ricondotto la filosofia dal cielo sulla terra. lo stesso
che anch'essi ricondussero l'arte loro dal cielo in terra. = v
= voce dotta, deriv. dal gr. xepdcpttov 'vaso di
deriv. da ceramica, sul modello del fr. céramiste (1836).
. ceramitis (plinio, 37-56), dal gr. xepa|i. tti <;
= voce dotta, comp. dal gr. xépa? 'corno 'e
lapis ', cioè pietra. così cerase dal lat. cerasa '. forteguerri,
= voce ital. centro-merid., dal lat. cerasea: cfr. ceragia.
frazione insolubile della resina che trasuda naturalmente dal prunus serotina, usata come diuretico,
nome chimico della gomma che geme naturalmente dal ciliegio e vi si rassoda vicino al
. fosgenite. = voce dotta, dal lat. cerasus 'ciliegio'; cfr. fr
dal lat. cerasus 'ciliegio'; cfr. fr. cérasine (xix sec.)
, lat. ceràsus * ciliegio *, dal gr. xépaao?. céràso2
rosso ciliegia; colore rosso ciliegia (fr. cerasolo). tommaseo