scaldar si poggia tegghia a tegghia, / dal capo al piè di schianze macolati.
'schianze', d'immondizie di rogna maculati dal capo ai piedi. pietro ispano volgar.
vieta, grinza e arsiccia, / secca dal fumo e tinta in verde e giallo
abbracci acchiata del pane', che è dal class, ustulàre (v. ustolare)
del piemont. sciansòira, che è forse dal lat. mediev. scannarla 'luogo in
: questo piazzone è formato in parte dal sodo del monte, lasciato così piano nell'
. ma di provenienza incerta, forse dal milan. sceppalègna 'taglialegna', che successivamente
= etimo incerto: forse comp. dal pref. lat. ex-, con valore
voce di area napol., comp. dal pref. lat. ex-, con
alcuni scalpelli, li quali, percossi dal martellin di piombo, cavassero gli ossi
dalla magnesite o il bromuro di potassio dal bromo. -come epiteto, anche
illustrandogli princìpi etici o religiosi; liberarlo dal peccato, dell'ignoranza; indirizzarlo verso
il sorgere del sole; essere illuminato dal chiarore dell'alba (il cielo).
quando vidi schiararsi quella finestra, cessai dal coniugare il verbo, e cominciai a
a tal berzaglio. = dal lat. exclarare, comp. dal pref
= dal lat. exclarare, comp. dal pref. ex-, con valore intens
schiarare), agg. reso luminoso dal sole, da un astro o anche da
, vtii-636: appare una spiaggia / schiarata dal sol. pratesi, 5-390: fetide
i tuoi fluidi? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
conto ». pratesi, 5-220: volevo dal vostro figliuolo uno schiarimento: ma ho
generosi vengano schiarite, convalidate e fertilizzate dal crescente lume della scienza. albertazzi,
1846 e 47, molte viti si seccarono dal gran diaccio. peggio gli ulivi;
colà cavalcando. verga, 8-4: dal palazzo dei trao, al di sopra del
su altra buccia) non si resta dal lavorare. fenoglio, 5-i-692: gli uomini
solo di sera. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
schiaritìssimó). illuminato, rischiarato dal sole, da un lume.
chi lo vuol far buono, è non dal granto intero, il vin di granatino
egualmente schiariti per l'italia, sono separati dal medio evo, nome che si dà
ma assai chiaro. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
so nobel schiarar. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
= voce dotta, comp. dal gr. < rxià 'ombra'e dal tema
. dal gr. < rxià 'ombra'e dal tema di • jxotcéa) 'osservo'
per divertirsi. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
la loro causa. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tabumo rispondeva. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
cerca di schiassolare'. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
le possanze / degli uomini giammai, dal dì che nacque / l'inclita schiatta
-ant. gruppo di famiglie che discendono dal medesimo antenato; tribù. diatessaron
pisello, n. 5. = dal got. o longob. * slahta,
longob. * slahta, passato anche nel fr. ant. (esclate, nel
che temperatura incostante, stamane si schiattava dal caldo stasera fa freddo. -schiattare
freddo. -schiattare dalle risa, dal ridere: non potere trattenere il riso
era così stranamente comico che ne schiattò dal ridere la compagnia. pirandello, 7-208:
volg. * exclappitàre, comp. dal pref. ex-, con valore intens.
. * clapp- (da cui anche il fr. ant. esclater e il pro-
. esclatar 'scoppiare'); secondo altri, dal longob. slaitan 'spaccare'.
moglie di bemino, una stìattona già stazzonata dal prete del luogo, fa mettere in
tono acre della zitella schiattosa. = dal napol. schiattuso, deriv. da schiattà
onde quattro di uva schiava. = dal lat. mediev. sciava [vitis]
, schiavacci). tose. liberare dal catenaccio una porta in modo da permetterne