: ed eccola scattata su, / percossa dal suo proprio / improvviso ammutolimento / la
una balestra e che viene fatto scattare dal grilletto. tommaseo [s.
e lo scattedrate. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
tokio, secondo nei 100 metri vinti dal fantastico americano lewis. 2.
, v-271: il governo non si rimuoverà dal proposito di tenerla [la guardia municipale
la vita! = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
li burdella giri. = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
molla del cane, messa in moto dal grilletto, scappa della sua tessitura e pressione
, quell'ordigno che libera la molla dal suo ritegno; piglia diversi 5
: « smettila » le rispose alzandosi dal letto con uno scatto furioso. -sport
tutti gli stati romani, che vien ripetuto dal resto d'italia e trova un'eco
dallo scatto e dalla guerra è come paralizzata dal presente terrore. b. croce,
e in particolare l'emancipazione del proletariato dal servaggio del capitalismo, non si conseguono
le braccia armate, / calmo, dal perno, e tra lo scatto enorme,
scatto: rapporto fra il tempo impiegato dal sistema di avanzamento della pellicola di una
: / ogni forza decisa già diverte / dal cammino. la vita cresce a scatti
cappello. montale, 9-43: di là dal filo, / da manila o da
dopo la morte? = comp. dal pref. lat. ex-, con valore
excap [t \ de, comp. dal pref. ex (con valore intens
atrovava in grande scatura. = dal ven. scaturo (o scalfuro) 'spavento
) 'spavento, paura', comp. dal pref. lat. ex- (con valore
orribili mascheroni delle fontane l'acqua scaturente dal cuor della terra. -che divampa
vena d'acqua che scaturisce con forza dal terreno (e anche il luogo o
cui tale vena sgorga). fr. colonna, 3-306: de cusì dulcissima
un attimo a stendere la sua dominazione dal baltico fino alla scaturigine del reno. targioni
iii-1-224: nelfantichissima solitudine, già occupata dal mistero della notte, s'ode il gorgogliare
po regale. -fuoriuscita del petrolio dal terreno; il punto in cui sgorga
delirò il paganesimo, procede senza dubbio dal non credere assolutamente nella vera scaturigine,
bacchetti, i-278: insorgeva quel sonno dal profondo delle radici vitali, dalle scaturigini
: immaginare una scaturigine i uomini che dal pianalto dell'aria discenda da una parte
, scaturisci). fuoriuscire con forza dal terreno, da una sorgente, da
il suo fonte nel monte vessillo, dal quale prima scaturendo, corre alquanto spazio
abbondanza. guarim, 242: scaturiscon dal core / lagrime di dolcezza in tanta
f acqua ch'insieme col tuo sangue scaturì dal tuo santissimo lato. marino, 1-3-118
fonte suo primiero, / qualora vien dal dupplice rognone / del sangue in copia
briganti, 56: la manna scaturisce sensatamente dal- l'orao e dal frassino.
manna scaturisce sensatamente dal- l'orao e dal frassino. -fuoriuscire da un tessuto organico
o in decomposizione (i vermi generati dal tessuto stesso). g.
nel letto di sì grave infermità che dal corpo di lui scaturivano vermi e le carni
: pareva che la fiamma scaturisse naturale dal pavimento, piegandosi di qua e di
coperto il fuoco, ma non tanto che dal mucchio di cenere non scaturisse un po'
fatto scaturire dai muri del negozio, dal pavimento, dai vecchi scaffali di legno
. i. frugoni, i-1-151: ecco dal sole / ornai, qual aureo inondator
5-153: seppe introdurla in un 'merci'dal quale essa non scaturì che a san
cinico severo la gioventù scorretta per disvezzarla dal vezzo, nel lezzo dell'impudenza impaniante
fuor d'alpino sasso, / facili scaturian dal lieto ingegno. mazzini, 21-30:
), agg. sgorgato, fuoriuscito dal terreno o da una sorgente (una
, a l'antro ogn'or comparte / dal pumicoso sen de l'aspra volta /
d'acque. 2. spuntato dal terreno (un tipo di vegetazione).
roccia, del grano e dell'olivo balzati dal deserto. -con riferimento a una